mercoledì 13 novembre 2013

L'ELEGANZA DEL LISCIO di Yuko Yamashita



Sono pronta!”
Ma... hai ancora i capelli bagnati. Se non li asciughi diventeranno crespi!”

Francamente mi preoccuperei di più per la cervicale che, come raccomandano genitori, zii, nonni e qualsiasi conoscente anziano nel raggio di 500 metri, "queste sono cose che mo sei giovane e non te ne accorgi, ma poi con l'età so dolori. Senti a me. Che lo so che ti senti gagliardo e provi un senso di potere a mettere alla prova il tuo corpo, ma credimi che la cervicale non guarda in faccia a nessuno. Ed è per questo che è sulla nuca!”

Detto ciò, mi sono molte volte interrogata sul perché l'esperta mondiale di lisciaggio del capello dovesse essere una donna asiatica, nello specifico giapponese, che per natura ha in testa capelli liscissimi. Io ci vedrei più una con capelli afro come esperta mondiale di lisciaggio... però vabbè.

Comunque, mentre traevo queste fin troppo semplici conclusioni, sono finita sul sito di Yuko Yamashita, che ho scoperto con sorpresa essere una persona vera che esiste proprio. Ella non è un'invenzione dell'industria Sunsilk, ma una donna in carne, ossa e capelli liscissimi che ha effettivamente inventato nel 1996 un sistema di lisciaggio del capello certificato (nel senso che se lo vuoi utilizzare nel tuo salone devi ottenere una certificazione) che si chiama Yuko System.
Ecco come Yuko, nella breve sezione del suo sito a lei dedicata "About Yuko" (solo 4 pagine web), descrive come è nata la sua vocazione:

If you want to know why I have focused all my energy on hair straightening, it is because, since becoming a beauty specialist, I have met many women who suffer from unruly hair. Almost all people have more or less unruly hair, and these can become a serious source of worry for women. One study showed that only 5 people out of 100 actually liked their hair and 75% of people are concerned about their curly, unruly hair or their sleek, thick hair.
Many of our customers and even the staff at my beauty salon are concerned about their unruly hair. One junior-high school student, who visited our salon, said she could not live an active life due to her unruly hair. When she saw her hair straightened in the mirror, she started crying with joy. One of the staff in my salon became so worried about her unruly hair that she decided to quit high school to become a beauty specialist. This is the reason why I decided to start studying hair-straightening techniques intensively with a hope to help people who suffer from unruly hair.”

*versione per i pigri che non hanno voglia di leggere in inglese, né di copiare e incollare questo testo sul traduttore di google e di premere “traduci” come ho fatto io

"Se volete sapere perché ho concentrato tutte le mie energie nel lisciaggio dei capelli è perché, da quando sono diventata una specialista di bellezza, ho incontrato molte donne che soffrono di capelli indisciplinati. Quasi tutte le persone hanno più o meno capelli indisciplinati e questi possono diventare una grave fonte di preoccupazione per le donne. Uno studio ha dimostrato che solo 5 persone su 100 sono in realtà soddisfatte dei propri capelli, mentre il 75 % delle persone sono preoccupate dei loro capelli ricci, indisciplinati o troppo folti.
Molti dei nostri clienti e anche molti del personale del mio salone di bellezza sono preoccupati per i capelli indisciplinati. Una giovane studentessa di liceo ha detto che non poteva vivere una vita attiva a causa dei suoi capelli indisciplinati. Quando ha visto i suoi capelli lisciati allo specchio si è messa a piangere di gioia. Una ragazza del mio staff era così preoccupata per i suoi capelli ribelli che ha deciso di abbandonare il liceo per diventare specialista di bellezza. Questo è il motivo per cui ho deciso di iniziare a studiare intensamente le tecniche di stiratura dei capelli, con la speranza di aiutare le persone che soffrono di capelli indisciplinati."

Continua dicendo di quanto lei, Yuko, tragga forza e nutrimento dai sorrisi delle persone felici dei propri capelli e conclude questa sua succinta presentazione con queste ultime toccanti frasi di forte impegno civile:

*stavolta vi metto direttamente l'italiano che tanto lo so che l'inglese lo saltate a piè pari (i malfidati possono cliccare qui)

D'ora in poi sarò più impegnata che mai nel lavorare all'estero. Purtroppo ci sono ancora molte donne nel mondo che non possiedono alcuna conoscenza circa la cura corretta dei capelli. In alcuni paesi non hanno nemmeno l'usanza di utilizzare l'asciugacapelli, mentre in altre parti del mondo le donne lavano i capelli nel fiume e li lasciano semplicemente ad asciugare. Questo dimostra che ci sono un sacco di posti al mondo dove io, come esperta di bellezza, ho il dovere di sottolineare l'importanza della cura dei capelli e di promuovere i metodi di successo per la cura quotidiana dei capelli.”


La vedo già, Yuko, fondatrice dell'Organizzazione Mondiale per il Diritto ai Capelli Lisci che parte in missione umanitaria in Africa al grido di “Right to Straight!”
La vedo, mentre in condizioni estreme tiene corsi sull'utilizzo del phon a quelle stesse donne abituate a lavarsi i capelli al fiume e a farli asciugare all'aria.
La vedo, intenta a fare free climbing su folti capelli ribelli nel suo salone da campo. 
La vedo, infine, guardare appagata il sorriso di quella donna ora felice che le dice: “Grazie Yuko, i capelli mi stavano meglio prima, ma per la cervicale sto phon è una vera manosanta! Anche se, a dire il vero, ho visto un video su youtube in cui tu stessa consigli alle donne che hanno il phon come fare per non usarlo e asciugare i capelli proprio come facciamo noi che li laviamo al fiume... ma perchè? Loro non soffrono di cervicale? ” - "Vuoi sapere perchè? Perchè chi c'ha il pane non c'ha i denti e chi c'ha i denti non c'ha il pane e chi li ha lisci li vuole ricci e chi li ha ricci li vuole lisci! Mo ti saluto e ti ringrazio, forza lisci e abbasso Afef!"

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mercoledì 23 ottobre 2013

Conad: quando la crisi, da economica, diventa coniugale e poi bulimica.

Finalmente gli uomini hanno una scusa tutta nuova per alzarsi nel cuore della notte e abbandonare il letto coniugale. D'altra parte quella delle sigarette risultava davvero troppo inflazionata e anacronistica, soprattutto se sei fra i numerosi che hanno smesso. Senza contare che il fatto che i problemi economici dell'Italia non ti facciano dormire la notte ti pone in una luce tale da giustificare una tua candidatura e probabile vittoria alle prossime elezioni. 
E così tua moglie potrà immaginarti come con lei non ti sei mai mostrato: intento a scegliere con scrupolo, calma, sommo interesse e raziocinio il prodotto più fresco e conveniente sullo scaffale. O magari potrebbe semplicemente rosicare.

“Cara, c'è un problema.”
“Tra di noi?”
“No. Tra la gente.”
“Bravo! Mo c'è pure tra di noi, dato che mi hai svegliato per dirmi sta cazzata.”


“Amore... "
“Che c'è?”
“Devo controllare la freschezza.”
“A quest'ora?"
"Eh si. Ora."
"Ok. Hai un problema di bulimia. Sappi che le persone normali lo risolvono aprendo il frigo, non il supermercato. ”






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mercoledì 3 luglio 2013

Per una carne disgustosa per molti, uno spot disgustoso per tutti.

Si lo so, è tanto che non scrivo, ma so che a voi non interessa che io stia a qui a raccontare perché è tanto che non scrivo, per cui vi evito inutili e poco interessanti dissertazioni su quali siano le motivazioni del perché è tanto che non scrivo.

È brutto, è brutto ed è anche brutto.
Che cos'è?
Lo spot Sapore Salute sulla carne di cavallo. Ora io non sono un'animalista, chi mi conosce lo sa, sono una brutta persona che vuole bene solo agli animali che conosce personalmente.

Tutto questo per dire che non voglio entrare nel merito se sia giusto o sbagliato mangiare carne di cavallo. Voglio invece entrare nel merito se sia giusto o sbagliato realizzare una pubblicità tanto brutta e forse anche dal messaggio un po' fuorviante.

Partiamo dal presupposto che in molti, al solo sentir parlare di carne cavallo, arricciano e storcono il naso facendo uscire un pezzetto di lingua in segno di schifo e disgusto, pensando a quel sapore dolciastro che in realtà non hanno nemmeno mai assaggiato in vita loro. Ecco, lo spot in questione sembra essere stato realizzato per produrre più o meno la stessa reazione.

Un bambino disegnato male spunta dal marchio e saluta i telespettatori.
Subito dopo, senza nesso alcuno, lo vediamo con un Super Santos marchiato "Sapore Salute" sotto al braccio bussare a quella che sembra la porta di uno studio medico. Il disegno brutto esclama a chi gli apre: "E ora?"

Già mille interrogativi mi pervadono e tra questi anche il perché al bambino non abbiano insegnato a dire "buongiorno e buonasera" e a porre domande che siano un pochino più specifiche di un semplice "E ora?".

Non si sa come mai, ma in questo mondo disegnato male apre la porta un uomo in carne e ossa doppiato male. L'uomo lavora in camice in un ufficio, l'ufficio controllo qualità Sapore Salute.

L'uomo vero, non si sa come, capisce perfettamente quale sia la reale preoccupazione del disegno animato e nel rassicurarlo compie l'innaturale gesto di accarezzare il nulla.

Lo spot prosegue con il disegno brutto di un uomo adulto che indossa una maglietta "Sapore Salute" e accenna un nitrito nel dire: "Iiio la mangio e mi sento in forma". Subito dopo appare il disegno brutto di una donna, dai lineamenti anche un po' cavallini, che dice di scegliere la carne equina per i pochi grassi.

Filo conduttore di tutto lo spot è il Super Santos "Sapore Salute" che passa da un disegno brutto all'altro cadenzando le rispettive battute.

Il messaggio di tutto sembra essere il seguente: i cartoni animati disegnati male amano mangiare carne di cavallo per svariati motivi. I bambini disegnati male vivono nella preoccupazione che la carne equina non sia controllata. Ma i controlli ci sono eccome e vengono fatti addirittura da uomini in carne e ossa che parlano con voci altrui. I cartoni animati possono stare tranquilli.

Ma il vero mistero è: perché reclamizzare un cibo da molti considerato di dubbio gusto con uno spot di cattivo gusto?

Nel filmare con mezzi rudimentali direttamente dal televisore la pubblicità sopra descritta, che non trovavo in rete, il dio dei palinsesti mi ha regalato a conclusione dello spot un'immagine finale cui affido tutto il mio senso di sconcerto misto a rabbia e incredulità.







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