tag:blogger.com,1999:blog-32502590064028565822024-02-07T04:53:02.235+01:00TELE metto in quel postogni riferimento si riferisce sempre a qualcosa di abbastanza chiaroLady Blablahttp://www.blogger.com/profile/00447903395631371500noreply@blogger.comBlogger41125tag:blogger.com,1999:blog-3250259006402856582.post-89148072793448774862013-11-13T13:52:00.000+01:002013-11-13T14:10:30.609+01:00L'ELEGANZA DEL LISCIO di Yuko Yamashita<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<iframe allowfullscreen='allowfullscreen' webkitallowfullscreen='webkitallowfullscreen' mozallowfullscreen='mozallowfullscreen' width='320' height='266' src='https://www.youtube.com/embed/LWJmkWpkQwQ?feature=player_embedded' frameborder='0'></iframe></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
“<span style="font-family: Arial, sans-serif;">Sono
pronta!”</span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
“<span style="font-family: Arial, sans-serif;">Ma...
hai ancora i capelli bagnati. Se non li asciughi diventeranno
crespi!”</span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Arial, sans-serif;">Francamente
mi preoccuperei di più per la cervicale che, come raccomandano
genitori, zii, nonni e qualsiasi conoscente anziano nel raggio di 500 metri, <i>"queste sono cose che mo sei giovane
e non te ne accorgi, ma poi con l'età so dolori. Senti a me. Che lo
so che ti senti gagliardo e provi un senso di potere a mettere alla
prova il tuo corpo, ma credimi che la cervicale non guarda in faccia
a nessuno. Ed è per questo che è sulla nuca!”</i></span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Arial, sans-serif;">Detto
ciò, mi sono molte volte interrogata sul perché l'esperta mondiale di
lisciaggio del capello dovesse essere una donna asiatica, nello
specifico giapponese, che per natura ha in testa capelli liscissimi.
Io ci vedrei più una con capelli afro come esperta mondiale di
lisciaggio... però vabbè. </span>
</div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Arial, sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Arial, sans-serif;">Comunque,
mentre traevo queste fin troppo semplici conclusioni, sono finita sul
sito di Yuko Yamashita, che ho scoperto con sorpresa essere una persona vera che esiste proprio. Ella non è un'invenzione
dell'industria Sunsilk, ma una donna in carne, ossa e capelli
liscissimi che ha effettivamente inventato nel 1996 un sistema di
lisciaggio del capello certificato (nel senso che se lo vuoi
utilizzare nel tuo salone devi ottenere una certificazione) che si
chiama Yuko System. </span>
</div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Arial, sans-serif;">Ecco
come Yuko, nella breve sezione del suo <a href="http://www.yukoyamashita.com/en/" target="_blank">sito</a> </span><span style="font-family: Arial, sans-serif;">a lei dedicata <a href="http://www.yukoyamashita.com/en/about/index.html" target="_blank">"About Yuko</a>" (solo 4 pagine web), descrive come è nata
la sua vocazione:</span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="color: #333333;">“<span style="font-family: Arial, sans-serif;"><span style="font-size: small;"><i>If
you want to know why I have focused all my energy on hair
straightening, it is because, since becoming a beauty specialist, I
have met many women who suffer from unruly hair. Almost all people
have more or less unruly hair, and these can become a serious source
of worry for women. One study showed that only 5 people out of 100
actually liked their hair and 75% of people are concerned about their
curly, unruly hair or their sleek, thick hair.</i></span></span></span></div>
<div align="LEFT" style="border: none; line-height: 0.48cm; margin-bottom: 0cm; padding: 0cm;">
<span style="color: #333333;"><span style="font-family: Arial, sans-serif;"><span style="font-size: small;"><i>Many
of our customers and even the staff at my beauty salon are concerned
about their unruly hair. One junior-high school student, who visited
our salon, said she could not live an active life due to her unruly
hair. When she saw her hair straightened in the mirror, she started
crying with joy. One of the staff in my salon became so worried about
her unruly hair that she decided to quit high school to become a
beauty specialist. This is the reason why I decided to start studying
hair-straightening techniques intensively with a hope to help people
who suffer from unruly hair.”</i></span></span></span></div>
<div align="LEFT" style="border: none; line-height: 0.48cm; margin-bottom: 0cm; padding: 0cm;">
<br /></div>
<div align="LEFT" style="border: none; line-height: 0.48cm; margin-bottom: 0cm; padding: 0cm;">
<span style="color: #333333;"><span style="font-family: Arial, sans-serif;"><span style="font-size: x-small;">*versione
per i pigri che non hanno voglia di leggere in inglese, né di
copiare e incollare questo testo sul traduttore di google e di
premere “traduci” come ho fatto io</span></span></span></div>
<div align="LEFT" style="border: none; line-height: 0.48cm; margin-bottom: 0cm; padding: 0cm;">
<br /></div>
<div align="LEFT" style="border: none; line-height: 0.48cm; margin-bottom: 0cm; padding: 0cm;">
<span style="color: #333333;"><span style="font-family: Arial, sans-serif;"><span style="font-size: small;"><i>"Se
volete sapere perché ho concentrato tutte le mie energie nel
lisciaggio dei capelli è perché, da quando sono diventata una
specialista di bellezza, ho incontrato molte donne che soffrono di
capelli indisciplinati. Quasi tutte le persone hanno più o meno
capelli indisciplinati e questi possono diventare una grave fonte di
preoccupazione per le donne. Uno studio ha dimostrato che solo 5
persone su 100 sono in realtà soddisfatte dei propri capelli, mentre
il 75 % delle persone sono preoccupate dei loro capelli ricci,
indisciplinati o troppo folti.</i></span></span></span></div>
<div align="LEFT" style="border: none; line-height: 0.48cm; margin-bottom: 0cm; padding: 0cm;">
<span style="color: #333333;"><span style="font-family: Arial, sans-serif;"><span style="font-size: small;"><i>Molti dei nostri clienti e anche molti del personale del mio salone di
bellezza sono preoccupati per i capelli indisciplinati. Una
giovane studentessa di liceo ha
detto che non poteva vivere una vita attiva a causa dei suoi capelli
indisciplinati.</i> <i>Quando ha visto i suoi capelli lisciati allo specchio si è messa a piangere di gioia. Una ragazza del mio staff
era così preoccupata per i suoi capelli ribelli che ha deciso di
abbandonare il liceo per diventare specialista di bellezza. Questo è
il motivo per cui ho deciso di iniziare a studiare intensamente le tecniche di
stiratura dei capelli, con la speranza di aiutare le persone
che soffrono di capelli indisciplinati."</i></span></span></span></div>
<div align="LEFT" style="border: none; line-height: 0.48cm; margin-bottom: 0cm; padding: 0cm;">
<br /></div>
<div align="LEFT" style="border: none; line-height: 0.48cm; margin-bottom: 0cm; padding: 0cm;">
<span style="font-family: Arial, sans-serif;"><span style="font-size: small;"><span style="color: #333333;">Continua dicendo di quanto lei, Yuko, tragga forza e nutrimento dai
sorrisi delle persone felici dei propri capelli e conclude questa sua
succinta presentazione con queste ultime toccanti frasi di forte
impegno civile:</span></span></span></div>
<div align="LEFT" style="border: none; line-height: 0.48cm; margin-bottom: 0cm; padding: 0cm;">
<br /></div>
<div align="LEFT" style="border: none; line-height: 0.48cm; margin-bottom: 0cm; padding: 0cm;">
<span style="font-family: Arial, sans-serif;"><span style="font-size: x-small;"><span style="color: #333333;">*stavolta
vi metto direttamente l'italiano che tanto lo so che l'inglese lo saltate a piè pari (i malfidati possono cliccare <a href="http://www.yukoyamashita.com/en/about/04future.html" target="_blank">qui</a>)</span></span></span></div>
<div align="LEFT" style="border: none; line-height: 0.48cm; margin-bottom: 0cm; padding: 0cm;">
<br /></div>
<div align="LEFT" style="border: none; line-height: 0.48cm; margin-bottom: 0cm; padding: 0cm;">
<span style="color: #333333;">“<span style="font-family: Arial, sans-serif;"><span style="font-size: small;"><i>D'ora
in poi sarò più impegnata che mai nel lavorare all'estero.
Purtroppo ci sono ancora molte donne nel mondo che non possiedono
alcuna conoscenza circa la cura corretta dei capelli. In alcuni paesi
non hanno nemmeno l'usanza di utilizzare l'asciugacapelli, mentre in
altre parti del mondo le donne lavano i capelli nel fiume e li
lasciano semplicemente ad asciugare. Questo dimostra che ci sono un
sacco di posti al mondo dove io, come esperta di bellezza, ho il
dovere di sottolineare l'importanza della cura dei capelli e di promuovere i metodi di successo per la cura quotidiana dei capelli.”</i></span></span></span></div>
<div align="LEFT" style="border: none; line-height: 0.48cm; margin-bottom: 0cm; padding: 0cm;">
<br /></div>
<br />
<div align="LEFT" style="border: none; line-height: 0.48cm; margin-bottom: 0cm; padding: 0cm;">
<span style="font-family: Arial, sans-serif;"><span style="font-size: small;"><span style="color: #333333;">La
vedo già, Yuko, fondatrice dell'Organizzazione Mondiale per il
Diritto ai Capelli Lisci che parte in missione umanitaria in Africa
al grido di <i>“Right to Straight!”</i>. </span></span></span></div>
<div align="LEFT" style="border: none; line-height: 0.48cm; margin-bottom: 0cm; padding: 0cm;">
<span style="font-family: Arial, sans-serif;"><span style="font-size: small;"><span style="color: #333333;">La vedo, mentre in condizioni
estreme tiene corsi sull'utilizzo del phon a quelle stesse donne abituate a lavarsi i capelli al fiume e a farli asciugare all'aria.</span></span></span></div>
<div align="LEFT" style="border: none; line-height: 0.48cm; margin-bottom: 0cm; padding: 0cm;">
<span style="font-family: Arial, sans-serif;"><span style="font-size: small;"><span style="color: #333333;">La vedo, intenta a fare free climbing su folti capelli ribelli nel
suo salone da campo. </span></span></span></div>
<div align="LEFT" style="border: none; line-height: 0.48cm; margin-bottom: 0cm; padding: 0cm;">
<span style="font-family: Arial, sans-serif;"><span style="font-size: small;"><span style="color: #333333;">La vedo, infine, guardare appagata il sorriso
di quella donna ora felice che le dice: “Grazie Yuko, i capelli mi
stavano meglio prima, ma per la cervicale sto phon è una vera
manosanta! Anche se, a dire il vero, ho visto un video su youtube in cui tu stessa consigli alle donne che hanno il phon come fare per non usarlo e asciugare i capelli proprio come facciamo noi che li laviamo al fiume... ma perchè? Loro non soffrono di cervicale? ” - "Vuoi sapere perchè? Perchè chi c'ha il pane non c'ha i denti e chi c'ha i denti non c'ha il pane e chi li ha lisci li vuole ricci e chi li ha ricci li vuole lisci! Mo ti saluto e ti ringrazio, forza lisci e abbasso Afef!"</span></span></span></div>
Lady Blablahttp://www.blogger.com/profile/00447903395631371500noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-3250259006402856582.post-76698276042701227602013-10-23T14:40:00.000+02:002013-10-24T14:06:17.912+02:00Conad: quando la crisi, da economica, diventa coniugale e poi bulimica.<div style="margin-bottom: 0cm;">
Finalmente gli uomini hanno una scusa tutta nuova per alzarsi nel cuore della notte e abbandonare il letto coniugale. D'altra parte quella delle sigarette risultava davvero troppo inflazionata e anacronistica, soprattutto se sei fra i numerosi che hanno smesso. Senza contare che il fatto che i problemi economici dell'Italia non ti facciano dormire la notte ti pone in una luce tale da giustificare una tua candidatura e probabile vittoria alle prossime elezioni. </div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
E così tua moglie potrà immaginarti come con lei non ti sei mai mostrato: intento a scegliere con scrupolo, calma, sommo interesse e raziocinio il prodotto più fresco e conveniente sullo scaffale. O magari potrebbe semplicemente rosicare.</div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
“Cara,
c'è un problema.”</div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
“Tra
di noi?”</div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
“No.
Tra la gente.”</div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
“Bravo! Mo c'è pure tra di noi, dato che mi hai svegliato per dirmi sta cazzata.”</div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<object class="BLOGGER-youtube-video" classid="clsid:D27CDB6E-AE6D-11cf-96B8-444553540000" codebase="http://download.macromedia.com/pub/shockwave/cabs/flash/swflash.cab#version=6,0,40,0" data-thumbnail-src="http://img.youtube.com/vi/ddfBA_Gd1vg/0.jpg" height="266" width="320"><param name="movie" value="http://youtube.googleapis.com/v/ddfBA_Gd1vg&source=uds" /><param name="bgcolor" value="#FFFFFF" /><param name="allowFullScreen" value="true" /><embed width="320" height="266" src="http://youtube.googleapis.com/v/ddfBA_Gd1vg&source=uds" type="application/x-shockwave-flash" allowfullscreen="true"></embed></object></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
“Amore... "</div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
“Che c'è?”</div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
“Devo controllare la freschezza.”</div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
</div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
“A quest'ora?"</div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
"Eh si. Ora."</div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
"Ok. Hai un problema di bulimia. Sappi che le persone normali lo risolvono aprendo il frigo, non il supermercato. ”</div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: 15pt;"><br /></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<iframe allowfullscreen='allowfullscreen' webkitallowfullscreen='webkitallowfullscreen' mozallowfullscreen='mozallowfullscreen' width='320' height='266' src='https://www.youtube.com/embed/Y7ft-JIzWUI?feature=player_embedded' frameborder='0'></iframe></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
<br />
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
Lady Blablahttp://www.blogger.com/profile/00447903395631371500noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-3250259006402856582.post-52681695545979222902013-07-03T12:38:00.003+02:002013-10-24T14:06:45.143+02:00Per una carne disgustosa per molti, uno spot disgustoso per tutti.Si lo so, è tanto che non scrivo, ma so che a voi non interessa che io stia a qui a raccontare perché è tanto che non scrivo, per cui vi evito inutili e poco interessanti dissertazioni su quali siano le motivazioni del perché è tanto che non scrivo.<br />
<br />
È brutto, è brutto ed è anche brutto.<br />
Che cos'è?<br />
Lo spot Sapore Salute sulla carne di cavallo. Ora io non sono un'animalista, chi mi conosce lo sa, sono una brutta persona che vuole bene solo agli animali che conosce personalmente.<br />
<br />
Tutto questo per dire che non voglio entrare nel merito se sia giusto o sbagliato mangiare carne di cavallo. Voglio invece entrare nel merito se sia giusto o sbagliato realizzare una pubblicità tanto brutta e forse anche dal messaggio un po' fuorviante.<br />
<br />
Partiamo dal presupposto che in molti, al solo sentir parlare di carne cavallo, arricciano e storcono il naso facendo uscire un pezzetto di lingua in segno di schifo e disgusto, pensando a quel sapore dolciastro che in realtà non hanno nemmeno mai assaggiato in vita loro. Ecco, lo spot in questione sembra essere stato realizzato per produrre più o meno la stessa reazione.<br />
<br />
Un bambino disegnato male spunta dal marchio e saluta i telespettatori.<br />
Subito dopo, senza nesso alcuno, lo vediamo con un Super Santos marchiato "Sapore Salute" sotto al braccio bussare a quella che sembra la porta di uno studio medico. Il disegno brutto esclama a chi gli apre: "E ora?"<br />
<br />
Già mille interrogativi mi pervadono e tra questi anche il perché al bambino non abbiano insegnato a dire "buongiorno e buonasera" e a porre domande che siano un pochino più specifiche di un semplice "E ora?".<br />
<br />
Non si sa come mai, ma in questo mondo disegnato male apre la porta un uomo in carne e ossa doppiato male. L'uomo lavora in camice in un ufficio, l'ufficio controllo qualità Sapore Salute.<br />
<br />
L'uomo vero, non si sa come, capisce perfettamente quale sia la reale preoccupazione del disegno animato e nel rassicurarlo compie l'innaturale gesto di accarezzare il nulla.<br />
<br />
Lo spot prosegue con il disegno brutto di un uomo adulto che indossa una maglietta "Sapore Salute" e accenna un nitrito nel dire: "Iiio la mangio e mi sento in forma". Subito dopo appare il disegno brutto di una donna, dai lineamenti anche un po' cavallini, che dice di scegliere la carne equina per i pochi grassi.<br />
<br />
Filo conduttore di tutto lo spot è il Super Santos "Sapore Salute" che passa da un disegno brutto all'altro cadenzando le rispettive battute.<br />
<br />
Il messaggio di tutto sembra essere il seguente: i cartoni animati disegnati male amano mangiare carne di cavallo per svariati motivi. I bambini disegnati male vivono nella preoccupazione che la carne equina non sia controllata. Ma i controlli ci sono eccome e vengono fatti addirittura da uomini in carne e ossa che parlano con voci altrui. I cartoni animati possono stare tranquilli.<br />
<br />
Ma il vero mistero è: perché reclamizzare un cibo da molti considerato di dubbio gusto con uno spot di cattivo gusto?<br />
<br />
Nel filmare con mezzi rudimentali direttamente dal televisore la pubblicità sopra descritta, che non trovavo in rete, il dio dei palinsesti mi ha regalato a conclusione dello spot un'immagine finale cui affido tutto il mio senso di sconcerto misto a rabbia e incredulità.<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<iframe allowfullscreen='allowfullscreen' webkitallowfullscreen='webkitallowfullscreen' mozallowfullscreen='mozallowfullscreen' width='320' height='266' src='https://www.blogger.com/video.g?token=AD6v5dzp7KJC8KPHCpNQeNo9tsRXMf4fCHeUYiiMtMAKJmLuYmqGZpZrhx_EZB7vXxyZUfBKYXS5mxs-k9f8lqMSXw' class='b-hbp-video b-uploaded' frameborder='0'></iframe></div>
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />Lady Blablahttp://www.blogger.com/profile/00447903395631371500noreply@blogger.com7tag:blogger.com,1999:blog-3250259006402856582.post-15817950350428642592012-12-04T15:29:00.000+01:002013-10-24T12:05:15.212+02:00Il mio glasso glasso Natale con Csaba, principessa aliena<div style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: small;">Sta
arrivando il Natale: la casa si colora di rosso, i viali si
illuminano di lucine stellate e Bruno Vespa presenta il suo nuovo
libro a Sky TG24. </span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: small;">Personalmente io <span style="font-size: small;">i</span>l Natale lo stimo molto, mi piace
proprio e pure quelle cene e pranzi con tutti i parenti... mi
piacciono proprio, non come molte persone che appena sentono parlare
di Natale dicono subito “che noia, che calorie...” No! A me il
Natale garba parecchio. Mi piace vedere Frankestein Junior a
tarda notte, mi piacciono le canzoni di Natale, le nocelle tostate e
mi piace assai fare l'albero. Soprattutto mi piace curare
personalmente la creazione di addobbi che poi la gente quando li vede
dice “Ma perch<span style="font-size: small;">é</span>? Ma quando? Ma come? Bello però.”</span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: small;"><br /></span>
</div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: small;">Detto
ciò, potete immaginare la mia grande curiosit<span style="font-size: small;">à</span> quando ho
scoperto che, da sabato <span style="font-size: small;">1</span> dicembre, Real Time avrebbe trasmesso il
nuovo programma “Natale con Csaba” che però pochi giorni dopo è
diventato “Merry Christmas con Csaba”. Non saprei dirvi il perch<span style="font-size: small;">é</span>
di questo repentino cambiamento di titolo, forse avranno pensato che
usando l'inglese Csaba sarebbe risultato un nome meno strano.</span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: small;"><br /></span>
</div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: small;">Dalla
pubblicità avevo inteso che la trasmissione avrebbe parlato di
addobbi faidatè, ghirlande e decorazioni anche per le gambe dei
tavolini e lo scarico del wc. E invece no. Si parla di burro. </span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: small;">La
trasmissione comincia con Csaba, vestita e acconciata come la donnina
della zuppa Campbell, che addobba un albero con una dozzina di
minorenni che scopriremo poi essere in realtà i suoi 4 figli biondi
e svizzeri<span style="font-size: small;">, </span>che rispondono a tutto con: “Sì mamma”. </span>
</div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: small;"><br /></span>
</div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: small;">Csaba
inizia a dirci di quanto dicembre sia un mese speciale, pieno di cose da fare: “la casa da decorare, le ricette speciali da
scegliere, gli amici, la famiglia. Arriva anche un po' di sana
agitazione.” </span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: small;">Sorride Csaba<span style="font-size: small;">, </span>mentre addobba l'albero con movimenti lenti e
aggraziati, ma siccome è posseduta dallo spirito del Natale urge
assolutamente che vada in cucina a preparare un menù speciale
per la merenda dei bambini che sono troppo magri. Per cui li lascia
indisturbati a scalare la vetta di un albero di due metri per
appendere le decorazioni mancanti.</span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: small;"><br /></span>
</div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: small;">Ed
ecco che Csaba, con la sua gonna rotante, arriva in cucina, si infila
il grembiale (perch<span style="font-size: small;">é</span> così lo chiamavano le donne dell'epoca sua) e
ci fissa con aria di sfida. Poi, di nuovo, ci torna a parlare di
ansia: “In cucina ho due regole, calma e organizzazione. Perché
basta seguire un ordine preciso nella realizzazione delle ricette per
arrivare in fondo e senza ansia.” Vabbè, sarà stremata da tutti
questi figli, ho pensato. E poi continua: “Quando devo
cucinare più di un piatto mi piace prepararmi una scaletta.”
Interessante, penso, ora delineerà per iscritto uno schema come
quelli che io di solito mi figuro mentalmente<span style="font-size: small;">, </span>tipo: “mentre
aspetto che il forno si scaldi faccio questo, mentre ho quello in
forno faccio quest'altro...” invece no. La sua scaletta consiste
nello scrivere sulla lavagna le tre cose che ha deciso di preparare. Ché dovesse fare che se le dimentica. Per cui procede e scrive: </span>
</div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: small;">1
– biscotti </span>
</div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: small;">2
– cupcakes</span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: small;">3
– pane</span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: small;">Quindi
riguarda un attimo la lista appena scritta per ricordarsi cosa deve fare, prima di condurci per mano in questo fantastico viaggio nel colesterolo.</span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: small;"><br /></span>
</div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: small;">Ella
impasta come se stesse danzando al ritmo di un valzer, con un sorriso da teddy bear
senza labbro superiore e occhi simili a quelli dei personaggi del
video di Black Hole Sun dei Soundgarden. Inoltre, non so come mai, ma
quando parla sembra che abbia appena finito di mangiare una caramella
mou e che si stia ancora gustando<span style="font-size: small;"> un po' di quel</span> mou che le è rimasto
attaccato sui denti. Fateci caso.</span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: small;"><br /></span>
</div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: small;">Csaba
fa cose un po' strane, tipo pesare le uova. Lei non dice che servono
due uova, lei dice che ne servono 90 grammi e siccome dice anche che
con le uova tocca essere precisissimi, con un cucchiaino si mette a
togliere 10 grammi di chiara di troppo. E perch<span style="font-size: small;">é di chiara e non di rosso? Mi domando...</span></span>
</div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: small;">Ma
andiamo avanti. Mentre assapora la sua caramella mou immaginaria, ella
spezzetta con gusto panetti e panetti di burro per realizzare quei
biscotti a forma di pupazzetti che di lì a poco chiamerà “i miei bambini”,
non paga di tutti quelli che già ha dillà in salotto.</span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: small;"><br /></span>
</div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: small;">Finalmente
arriva il momento dei cupcake, per la preparazione dei quali si
avvarrà della collaborazione di due tra i suoi innumerevoli figli,
Dodo e Giaki, addetti a rispondere “si mamma” e al leccaggio dei
cucchiai. </span>
</div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: small;">Fatto
anche questo, procede con la preparazione di una glassa d<span style="font-size: small;">al</span> peso
specifico maggiore del casatiello, a base di burro, cioccolato bianco
e mascarpone. Da questo momento in poi si parlerà molto di glassa,
che lei ama spalmare un po' ovunque, probabilmente anc<span style="font-size: small;">he </span>sul viso come maschera di
bellezza.</span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: small;"><br /></span>
</div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: small;">Poi
Csaba allestisce la “zona merenda” e ci consiglia dove meglio
sistemarla con coperte, cuscini e peluche. Certo, davanti al camino
sarebbe l'ideale, ma se proprio non ce l'hai fa lo stesso.
L'importante è che i bambini possano allegramente giocare e mangiare
al contempo, sbriciolando diligentemente nel salotto buono. Essi,
teneri, calmi e sorridenti, sono tutti ben seduti a terra con un
animaletto ciascuno. Nessuno che dice “cacca!”, nessuno che grida
a gran voce “Nintendo DS! Xbox! TV!”, nessuno che fa la spia o si lamenta di violenze o vessazioni subite. A questo punto
<i>lamammachelavora</i>, se ancora non lo ha fatto, esce
frettolosamente di casa per acquistare un baz<span style="font-size: small;">ook</span>a al fine di usarlo
contro il televisore.</span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: small;"><br /></span>
</div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: small;">Intanto
Csaba, sempre più posseduta dallo spirito del Natale, deve tornare
in cucina. Infatti “i bambini stanno giocando tranquilli”
(un esempio di ossimoro simile a “ghiaccio bollente”) e lei può
dedicarsi alla realizzazione di una pietanza che mai nella vita ho
così tanto desiderato non mangiare. Trattasi di un pane a base di
farina, zucchero, lievito, latte, uova, scorza di agrumi, mandorle,
uvetta, mirtilli e, che te lo dico a fa, burro, “perfetto per la
merenda dei bambini, ma anche per la colazione dei grandi<span style="font-size: small;">"<span style="font-size: small;">. C</span>ertamente lo sarà, sopratutto se <span style="font-size: small;">poi devi tornare a dormire<span style="font-size: small;">, visto che ess<span style="font-size: small;">o</span></span></span></span> all'interno nasconde anche un bel
dirigibile di marzapane da 175 grammi, “una fantastica
sorpresa al momento di tagliare le fette”.</span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: small;"><br /></span>
</div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEinPz1yVJmY1AM2d2CmA9v9sPRmFJ8xB1RZ-KukbdW0Bk2log-9fXwANHUtiLEPCD3wixFmhVaVt2S1Kmlxi-xjW5DNJUmIjHoTMp6oR74eh65kRuyEM0KAHFtL76g5VlZgsVF-r_yvL36U/s1600/CHRISTMAS-CON-CSABA.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" height="250" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEinPz1yVJmY1AM2d2CmA9v9sPRmFJ8xB1RZ-KukbdW0Bk2log-9fXwANHUtiLEPCD3wixFmhVaVt2S1Kmlxi-xjW5DNJUmIjHoTMp6oR74eh65kRuyEM0KAHFtL76g5VlZgsVF-r_yvL36U/s400/CHRISTMAS-CON-CSABA.jpg" width="400" /></a><span style="font-size: small;">Il
pane è pronto e a questo punto Csaba può dedicarsi alla decorazione
dei cupcakes per la merenda dei prossimi giorni, ma nel farlo emette un gemito di dissen<span style="font-size: small;">s</span>o ed esclama “che disastro!” quando un
po' di glassa cade sul tavolo.</span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: small;">A
questo punto <i>lamammachelavora</i> esce frettolosamente di casa per
acquistare una granata al fine di lanciarla su quel che resta del televisore. </span>
</div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: small;"><br /></span>
</div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: small;">Sembra
che Csaba abbia ormai finito, ma dato che i bambini, i quali<span style="font-size: small;"> </span>credo siano stati precedentemente sedati con un
anestetico per cavalli, stanno ancora contando i peli dei peluche, lei
glasserà anche i biscotti. E siccome ormai è posseduta anche dallo
spirito della glassa, pure il pane con sorpresa sarà
glassato e tutto ciò mica con la stessa unica glassa, ma sempre con
glasse diverse, si intende. Poi porta il pane ai bambini, che sono ancora seduti lì dove li avevamo
lasciati con i loro orsetti e coniglietti a vedere che begli
occhietti e boccucce hanno quei begli animaletti. </span>
</div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: small;"><br /></span>
</div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: small;">Finalmente Csaba si siede in poltrona per godersi un po' di meritato relax e dedicarsi alla scrittura del
suo diario. A questo punto <i>lamammachelavora</i> esce
frettolosamente di casa dicendo che va a comprare le sigarette per
poi non tornare mai più. Csaba invece comincia a "mettere su carta questa giornata meravigliosa". La
scrittura del diario è un po' come la famosa scaletta che si era appuntata<span style="font-size: small;"> </span>prima di cominciare... ci si aspetta chissà quale dritta,
chissà quale poesia e poi il tutto si riduce a una lista<span style="font-size: small;">.</span> <span style="font-size: small;">P</span>erché giustamente prima devi
ricordarti cosa devi fare e poi devi ricordarti cosa hai
fatto. Però nella seconda lista l'aggiunta di alcuni aggettivi regala al tutto un sapore d<span style="font-size: small;">a<span style="font-size: small;"><span style="font-size: small;"> temino di terza elem<span style="font-size: small;">entare</span></span>,</span></span> <span style="font-size: small;">i</span>nfatti Csaba<span style="font-size: small;">, </span>sempre trabo<span style="font-size: small;">ccante di gr<span style="font-size: small;">azi<span style="font-size: small;">a</span></span></span>, scrive: "Oggi ho fatto i
biscotti per l'albero, le cupcakes con la glassa colorata e il pane
morbido di Natale.<span style="font-size: small;">" </span>The End e titoli di coda. Finisce proprio così. </span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: small;">La metà del tempo che ci ho <span style="font-size: small;">messo </span>per scrivere questo post l'ho
impiegata per ricontrollare più e più volte di aver scritto Csaba e
non Casba. Buon nervoso a tutti.</span></div>
Lady Blablahttp://www.blogger.com/profile/00447903395631371500noreply@blogger.com21tag:blogger.com,1999:blog-3250259006402856582.post-66368898844636992292012-10-04T11:56:00.000+02:002013-10-24T14:07:30.676+02:00Sono Porci Questi Romani<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgAFy3AwRkygCENL0WKT9Zqc-aqBo0bF5SgxSP7kx-SBskuYTKN23t6tQlU-uzSSDbevjanGZ5EHUKiHlq-zIobKCJpoSkwttlaXwFNI81CdFl9Jme8IhuvRcy8NbOtHgNq5ma4tIlAJ9Bk/s1600/I-manifesti-della-Polverini-Ora-facciamo-pulizia-2_full.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgAFy3AwRkygCENL0WKT9Zqc-aqBo0bF5SgxSP7kx-SBskuYTKN23t6tQlU-uzSSDbevjanGZ5EHUKiHlq-zIobKCJpoSkwttlaXwFNI81CdFl9Jme8IhuvRcy8NbOtHgNq5ma4tIlAJ9Bk/s400/I-manifesti-della-Polverini-Ora-facciamo-pulizia-2_full.jpg" width="252" /></a></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: medium;">Ieri
camminavo per la via e ad un certo punto ho incontrato la rabbia.
Aveva capelli piastrati, sguardo materno e le sue inconfondibili
guance da pupazzo da ventriloquo. Una faccia da quella cosa che spesso fa provincia, ma che in questo caso fa addirittura Regione. </span>
</div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: medium;">La
prima cosa che ho pensato è stata: “ma si può?” </span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: medium;">La
seconda è stata: “No, ma si può?” </span>
</div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: medium;">Poi
un pensiero diverso si è manifestato tra questi tutti uguali:
Swiffer. </span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: medium;">Immediatamente dopo, un altro: hai bisogno di uno bravo
che ti guarisca da questa ridicola ossessione per lo Swiffer.</span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: medium;">Ma
il fatto è: voi conoscete macellai vegeteriani? O deputati che si
abbassano lo stipendio? Ognuno, giustamente, cura i propri interessi.
E allora perché a una che si chiama Polverini è consentito venirci
a parlare di pulizia? </span><br />
<br />
<span style="font-size: medium;">Ed è qui che entra in ballo lo Swiffer: per una
volta potrebbe dare un messaggio serio e positivo con una Renata
miniaturizzata che corre tra le fughe del pavimento. La vittima dello
spot sarebbe dunque, ancora una volta, una donna (così non perdiamo
di mira il target e siamo tutti contenti) e lo slogan non subirebbe
particolari variazioni, <i>La Polverini non dura perchè Swiffer la
cattura</i>. Sarebbe un successo di critica e pubblico. E poi azioni di
guerrilla con gente armata di Swiffer sotto al Consiglio regionale. </span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: medium;">Gli ho voluto proprio male a quel manifesto e ho provato livore e costernazione per la nostra condizione di impotenti cittadini, che sul manifesto
possiamo disegnarci i baffi o altre cose oscene, strapparli o dargli
fuoco, senza comunque riuscire mai a sfuggire al terribile destino che ci costringerà, fino alla fine dei giorni, a
vedere per le strade questa ed altre facce, i loro occhi mentirosi e
le loro fantasiose dichiarazioni. </span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: medium;"> </span>
</div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: medium;">Concludo
con questo filmato che ben sinstetizza tutta la questione della
pulizia, della presa in quel post e del terribile incubo che stiamo
vivendo:</span><br />
<br />
<span style="font-size: medium;"><iframe allowfullscreen="allowfullscreen" frameborder="0" height="315" src="http://www.youtube.com/embed/k1lm_pZk-V0" width="420"></iframe> </span><br />
<br /></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
</div>
Lady Blablahttp://www.blogger.com/profile/00447903395631371500noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-3250259006402856582.post-8469264052871990132012-09-27T10:08:00.000+02:002013-10-24T14:08:05.102+02:00Sex and the Dirty<div style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: medium;"><iframe allowfullscreen="allowfullscreen" frameborder="0" height="315" src="http://www.youtube.com/embed/P6SXkEO3Swg" width="420"></iframe></span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: medium;">Sorvolando
su facili algoritmi lessicali che ci suggeriscono che a queste donne, amanti dei toni del grigio e del marrone, piace
parecchio farsi fare quella cosa che comincia per "sco" e finisce con "pare" (ma solo da Swiffer, che le altre scope sono
buone solo a farti rovinare al suolo) mi chiedo, anche con un certo ritardo (dato che lo
spot è vecchiotto), ancora una volta, come sia possibile. Come sia
possibile che qualcuno abbia avuto una simile idea, il coraggio di
non tenersela per sé e che un marchio abbia deciso di farla
sua. Perché nessuno è intervenuto mentre Sex and the City veniva assimilato a una porcheria, una schifezza, Lo Sporco? Come hanno potuto permettere<span style="font-size: medium;"> che le voci di Carrie e Samantha fuoriuscissero da donne
amanti dei toni del grigio e del marrone? </span></span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: medium;">Queste sudicie zozze vivono e vagano nelle fessure del tuo
pavimento in cerca di un night o di qualunque altra cosa che possa
attrarle a sé, basta che lo faccia con un minimo di garbo. Non una
mazza qualunque insomma, ma uno straccio (di uomo?) quello sì, e che
magari le faccia anche dire “mai <i>spolverato</i> così prima”. </span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: medium;">Perché, in fondo, cosa sono le donne, se non un ammasso di polvere,
sporco e capelli?</span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: medium;">E
un alone di nostalgico rimpianto mi avvolge nel rimembrare l'ingenua
ironia di drive-iniana memoria del buon vecchio Tommaso, la scopa ficcanaso...</span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: medium;"><iframe allowfullscreen="allowfullscreen" frameborder="0" height="315" src="http://www.youtube.com/embed/64jsiUpa16A" width="420"></iframe> </span></div>
Lady Blablahttp://www.blogger.com/profile/00447903395631371500noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3250259006402856582.post-18594523164179161452012-05-23T11:55:00.001+02:002013-10-24T14:15:30.255+02:00PICCOLE DONNE CRESCONO LA CLONAZIONE<style>
.post h1 small {
display: block!important;
font-size: 14px!important;
font-weight: normal!important;
}
</style>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjdPYrwjV9xpMBfYeUv0BRLixtir1EoAd_E5qmHU5sKKGRh3p6HlXe-ZlshCheCeeWEVoq-qUZJpBrdClaYGvzvkN4whWJof9zWi1g7LvJG5BKTs8zkVdAgs70FyFqbYudSixnpW-P8ehmd/s1600/ESTETIL+AntiRughe+Crowner.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjdPYrwjV9xpMBfYeUv0BRLixtir1EoAd_E5qmHU5sKKGRh3p6HlXe-ZlshCheCeeWEVoq-qUZJpBrdClaYGvzvkN4whWJof9zWi1g7LvJG5BKTs8zkVdAgs70FyFqbYudSixnpW-P8ehmd/s400/ESTETIL+AntiRughe+Crowner.jpg" width="237" /></a></div>
Ho passato mesi e mesi googleando alla ricerca di questa immagine. Mesi e mesi a cercare di ricordare il nome della marca di questa pubblicità. Poi stamattina, al primo raggio di schermo tv, l'ho rivista.<br />
Eccola, appena ritrasmessa in questo momento. <b>La pubblicità di Estetil.</b><br />
Quella in cui una donna tiene in braccio una donna che è la stessa donna che la tiene in braccio che al mercato mio padre comprò. Una visione che ti fa alzare dal letto con la voglia di spaccare tutto.<br />
Come si può, anche solo pensare, ad una simile, pura e semplice trasposizione di un concetto in un'immagine, senza sentirsi una nullità? E come si può non cambiare idea quando, guardando il risultato, ci si accorge che è inquietante e fa paura per non si sa bene quale motivo, pur non essendo un film di David Lynch? Deve essere subentrato un altro meccanismo. Quello del "Spieghiamo alla gente perchè lo abbiamo fatto. Rendiamo chiaro il nostro intento. Ribadiamolo anche a parole."<br />
<i>Avere cura di te, il segreto per restare giovane. </i><br />
Ma certo! Ora sì che è tutto chiaro! Ecco perchè una donna tiene in braccio se stessa. Perchè si prende cura di sé come di un figlio. E la donna tenuta in braccio è la sua minimè, più piccolina, perchè giustamente quando uno è più giovane si dice anche che è più piccolo. Ora si!<br />
<br />
Del tipo... devo dire che una borsa è bella. Allora metto una borsa davanti allo specchio che si mette il rossetto e il mascara grazie a due braccia umane che le ho attaccato con Photoshop. E poi scrivo:<i> La borsa si fa bella.</i><br />
<br />
E loro che avranno persino concluso il brainstorming dicendo: "Perfetto. Tutto torna. Abbiamo chiuso il cerchio".<br />
<br />
*La mano sinistra della donna grande sembra uscire non dico da dove della donna piccola.<br />
*La minimè ha piedi e mani davvero troppo troppo grandi.<br />
*La foto l'ho gentilemte presa in prestito dal sito <a href="http://www.psdisasters.com/2012/03/estetil-creepy-cuddle.html" target="_blank">psdisaster</a> che oltre a condividere la mia angoscia, svergogna le peggiori photoshoppate del pianeta.Lady Blablahttp://www.blogger.com/profile/00447903395631371500noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3250259006402856582.post-55641561568577066092012-04-13T12:19:00.006+02:002013-10-24T14:11:11.629+02:00CHI VEDE SKY SI VEDE, CHI NON CE L'HA JE RODE. Prima non capivo, poi quando ho capito non ho capito lo stesso.<div style="font-family: Arial,Helvetica,sans-serif;">
Ho visto mamma alla fermata del treno.</div>
<div style="font-family: Arial,Helvetica,sans-serif;">
Abbiamo passato la notte a Hollywood.</div>
<div style="font-family: Arial,Helvetica,sans-serif;">
Non riuscivo a staccare gli occhi dallo schermo.</div>
<div style="font-family: Arial,Helvetica,sans-serif;">
Fatto pace con la tecnologia?</div>
<div style="font-family: Arial,Helvetica,sans-serif;">
La mia serie TV la porto in tasca.</div>
<div style="font-family: Arial,Helvetica,sans-serif;">
Con il tasto pausa riesco a fermare me, 'sì quando voglio.</div>
<div style="font-family: Arial,Helvetica,sans-serif;">
<br /></div>
<div style="font-family: Arial,Helvetica,sans-serif;">
Eh? Che ha detto? Chi è? Che vuole? Che fa? Eh?</div>
<div style="font-family: Arial,Helvetica,sans-serif;">
<br /></div>
<div style="font-family: Arial,Helvetica,sans-serif;">
In un mio vecchio post avevo parlato della famosa tecnica del <i>mecojoni</i> e dello <i>sticazzi</i> per valutare l'efficacia o meno di un messaggio pubblicitario: </div>
<div style="font-family: Arial,Helvetica,sans-serif;">
<br /></div>
<div style="font-family: Arial,Helvetica,sans-serif;">
"Si ripete ad alta voce il messaggio della campagna che si sta elaborando, se in conclusione di esso viene spontaneo esclamare “mecojoni!” allora vuol dire che il messaggio funziona; se invece, altrettanto naturalmente, la conclusione di gran lunga migliore risulta essere uno “sticazzi...”, allora significa che il messaggio in questione non è poi così interessante. Si badi bene che lo “sticazzi” va inteso nel senso romano del termine e cioè come un “e chi se ne frega. Tutto ciò mi scivola addosso come se mi fossi deterso di olii a mo' di un atleta dell'antica grecia!” e non nel senso milanese in cui “sticazzi” viene invece più spesso adoperato proprio come il nostro “mecojoni”. Detto ciò facciamo un esempio pratico: </div>
<div style="font-family: Arial,Helvetica,sans-serif; font-style: normal; font-weight: normal; margin-bottom: 0cm;">
<span style="color: black;"><span style="background-attachment: scroll; background-color: transparent; background-image: none; background-position: 0% 0%;"><span style="font-size: 100%;"><i><span style="font-style: normal;">Volkswagen. Das Auto.</span></i> - Mecojoni! </span></span></span> </div>
<span style="color: black; font-family: Arial,Helvetica,sans-serif;"><span style="background-attachment: scroll; background-color: transparent; background-image: none; background-position: 0% 0%;"><span style="font-size: 100%;">Gran Soleil. Delizia il palato, favorisce la digestione. - Eh sticazzi!” </span></span></span><br />
<div style="font-family: Arial,Helvetica,sans-serif;">
<si -="" a="" ad="" addosso="" adoperato="" allora="" alta="" altrettanto="" antica="" atleta="" auto.="" badi="" bene="" campagna="" che="" chi="" ci="" cio="" come="" conclusione="" cos="" cui="" das="" del="" delizia="" dell="" della="" deterso="" detto="" di="" digestione.="" dire="" e="" eh="" elaborando="" esclamare="" esempio="" essere="" esso="" facciamo="" favorisce="" fossi="" frega.="" funziona="" gran="" grecia="" il="" in="" interessante.="" inteso="" invece="" la="" lo="" lunga="" mecojoni="" messaggio="" mi="" migliore="" milanese="" mo="" naturalmente="" ne="" nel="" non="" nostro="" olii="" palato="" pi="" poi="" pratico:="" proprio="" questione="" ripete="" risulta="" romano="" scivola="" se="" senso="" si="" significa="" soleil.="" spesso="" spontaneo="" sta="" sticazzi...="" sticazzi="" termine="" tutto="" un="" uno="" va="" viene="" voce="" volkswagen.="" vuol=""><br />
Ora facciamo un esercizio. Scriviamo le frasi, stavolta tutte giuste, dell'ultimo spot di Sky.<br />
<br />
Ho visto Obama alla fermata del tram (C'ho un cappello strano e le All Star). “Eh sticazzi!”<br />
Abbiamo passato la notte a Hollywood. (Io sono seria, mio marito ride, mia figlia c'ha le sue cose.) “Eh sticazzi!”<br />
Non riuscivo a staccare gli occhi dallo schermo. (Il sincro tra le labbra e quello che dico non è perfetto, lo so.) “Eh sticazzi!”<br />
Fatto pace con la tecnologia? (Ma è una domanda o un'affermazione?) “Eh sticazzi!”<br />
La mia serie TV la porto in tasca. (La mia amica riccia c'ha la ridarola.) “Eh sticazzi!”<br />
Con il tasto pausa riesco a fermare Messi quando voglio. (Se non sai chi è Messi sei uno sfigato. Io c'ho 7 anni ma già sono un fico, come tutti gli altri in questo spot.) “Eh sticazzi!”<br />
<br />
Io faccio parte di quelle persone che hanno la canotta sporca di sugo, gli sudano le ascelle e non hanno Sky. Ma Sky è bellissimo, è stupendo, è un altro modo di fare televisione, un modo vivo, creativo, alla continua ricerca di cose nuove. È talmente tanto più bello della sordida TV generalista che non riesco a capire questa necessità di gratificare i propri abbonati dando loro questa immagine da maniaco depressivi radicalchiccosi. <br />
<br />
Questo spot mi mette a disagio. Per carità, probabilmente è fatto apposta e cioè intende proprio gratificare e fidelizzare i possessori di Sky piuttosto che far venire la voglia di abbonarsi agli altri. Tutte queste frasi in libertà con facce da maniaci, sguardi persi nel vuoto e frasi a tratti incomprensibili di Mucciniana memoria (tanto chi è un fico capisce, che quello che ci interessa è essere capiti dai fichi, mica da quelli che si vedono Ballando con le stelle); tutte queste persone fiche che non hanno alcun problema a fare il gioco dell'equilibrio sul muretto con un cappello in testa e che sicuramente avranno dei figli biondi e fanno il Designer o il Fotografo o la Sciura; tutto questo atteggiamento che fa molto “noi abbiamo capito tutto e gli altri sono dei poveretti” non mi lascia una grande simpatia nei confronti di chi ha Sky. <br />
<br />
Menomale che io Sky non ce l'ho e menomale però che ho la possibilità di guardarlo sempre quando sto in un'altra casa. Una casa in cui fortunatamente non abita nessuna delle persone orrende descritte in questo spot.<br />
</si></div>
<div style="font-family: Arial,Helvetica,sans-serif;">
<si -="" a="" ad="" addosso="" adoperato="" allora="" alta="" altrettanto="" antica="" atleta="" auto.="" badi="" bene="" campagna="" che="" chi="" ci="" cio="" come="" conclusione="" cos="" cui="" das="" del="" delizia="" dell="" della="" deterso="" detto="" di="" digestione.="" dire="" e="" eh="" elaborando="" esclamare="" esempio="" essere="" esso="" facciamo="" favorisce="" fossi="" frega.="" funziona="" gran="" grecia="" il="" in="" interessante.="" inteso="" invece="" la="" lo="" lunga="" mecojoni="" messaggio="" mi="" migliore="" milanese="" mo="" naturalmente="" ne="" nel="" non="" nostro="" olii="" palato="" pi="" poi="" pratico:="" proprio="" questione="" ripete="" risulta="" romano="" scivola="" se="" senso="" si="" significa="" soleil.="" spesso="" spontaneo="" sta="" sticazzi...="" sticazzi="" termine="" tutto="" un="" uno="" va="" viene="" voce="" volkswagen.="" vuol=""><br />
</si></div>
<si -="" a="" ad="" addosso="" adoperato="" allora="" alta="" altrettanto="" antica="" atleta="" auto.="" badi="" bene="" campagna="" che="" chi="" ci="" cio="" come="" conclusione="" cos="" cui="" das="" del="" delizia="" dell="" della="" deterso="" detto="" di="" digestione.="" dire="" e="" eh="" elaborando="" esclamare="" esempio="" essere="" esso="" facciamo="" favorisce="" fossi="" frega.="" funziona="" gran="" grecia="" il="" in="" interessante.="" inteso="" invece="" la="" lo="" lunga="" mecojoni="" messaggio="" mi="" migliore="" milanese="" mo="" naturalmente="" ne="" nel="" non="" nostro="" olii="" palato="" pi="" poi="" pratico:="" proprio="" questione="" ripete="" risulta="" romano="" scivola="" se="" senso="" si="" significa="" soleil.="" spesso="" spontaneo="" sta="" sticazzi...="" sticazzi="" termine="" tutto="" un="" uno="" va="" viene="" voce="" volkswagen.="" vuol=""><span style="font-family: Arial,Helvetica,sans-serif;"><iframe allowfullscreen="" frameborder="0" height="315" src="http://www.youtube.com/embed/ffjZkCkZON4" width="560"></iframe></span><br />
</si>Lady Blablahttp://www.blogger.com/profile/00447903395631371500noreply@blogger.com9tag:blogger.com,1999:blog-3250259006402856582.post-21475029205428972982012-01-31T14:03:00.002+01:002013-10-24T14:09:48.534+02:00IL DIPENDENTE, L'INVADENTE E LA TRAFFICANTE. Forse è un po' trop-po.Ho un sogno: legare Andrew Howe ad una sedia, procurarmi un imbuto king size, infilarlo nelle sue fauci e riversarvi all'interno tutto ciò che su questa terra non porta il nome di Kinder Bueno. Triplicherei poi la sua sofferenza legando ad un'altra sedia la sua stalker, quella ragazza carina con gli occhi troppo vicini alle narici che le danno un'espressione da licantropo in fase di trasformazione, alla quale infilerei nelle fauci un lungo tubo in cui riversare Kinder Bueno in colonna a profusione. Ancora non so che cosa fare invece della signora della drogheria con cui, da un po' di tempo a questa parte, Andrew sembra essersi messo in società.<br />
<br />
Egli infatti passa le sue giornate nella suddetta bottega dissuadendo gli avventori dal prendere l'ultimo Kinder Bueno e invitandoli a provare le schiacciatine e le bombe alla crema della signora che, tra l'altro, risolverebbe ogni suo problema semplicemente ordinando qualche Kinder Bueno in più allla Ferrero. Succede poi che la signora, una volta chiusa la bottega, si reca a casa di Andrew Howe per spartirsi con lui la scorta di Kinder Bueno che i due dicono ai clienti di non avere per mangiarseli tutti loro. In pratica Andrew ha sviluppato una tale dipendenza da questo snack che ha scelto un lavoro in cui dissuade la gente dal comprare Kinder Bueno e per il quale si fa pagare in Kinder Bueno.<br />
<br />
Il fatto è che questa pubblicità ha il potere speciale di riuscire a farti disprezzare i suoi protagonisti per motivi opposti e contrari. Andrew infatti vorrebbe continuamente sindacare su cosa debbano mangiare gli altri: “Ti faccio un piccolo toast?”, “Una bella fetta di torta?”, “Quelle schiacciatine lì?”, “Un dolce alla crema? Sono deliziosi!”, “Perchè non ti prendi quella barretta ai cereali lì?”. Ma perchè non te la magni te? <br />
La ragazza invece, la stalker, è un mix di maleducazione indicibile, sadismo e desiderio di potere (queste utlime due definizioni le ho prese da wikipedia alla voce “serial killer”) che l'hanno portata perfino a trasferirsi nel di lui palazzo per perseguitarlo e minacciarlo, ma sempre col sorriso sulle labbra. Come quando lui, violato nella privacy del suo stesso appartamento, tenta di difendersi nascondendo dietro la schiena il suo ultimo Kinder Bueno e lei, con tono minaccioso, dice: “Cos'hai lì dietro? Ci stavi provando?”. <br />
<br />
Insomma il dilemma è: da che parte stare? Dalla parte di chi pretende di aver sempre e comunque diritto all'ultimo Kinder Bueno e pur di mangiarselo lui sarebbe disposto a cucinarti un tacchino ripieno di prugne e castagne? Dalla parte della stalker invadente che quando c'è la luna piena si trasforma? Oppure dalla parte della commerciante-trafficante di Kinder Bueno che preferisce questi ai suoi clienti?<br />
Io francamente li lascio scannarsi e opto per il piccolo toast.<br />
<br />
<a href="http://www.ferrero.it/tutti-i-video/?IDV=229" target="_blank">Qui</a> lo spot con la trafficante (che tra l'altro è la versione della Ferilli in un mondo senza botox) e di seguito tre video esplicativi di cui uno con sorpresa.<br />
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<iframe allowfullscreen='allowfullscreen' webkitallowfullscreen='webkitallowfullscreen' mozallowfullscreen='mozallowfullscreen' width='320' height='266' src='https://www.youtube.com/embed/31HvVMFVPEA?feature=player_embedded' frameborder='0'></iframe></div>
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<iframe allowfullscreen='allowfullscreen' webkitallowfullscreen='webkitallowfullscreen' mozallowfullscreen='mozallowfullscreen' width='320' height='266' src='https://www.youtube.com/embed/6Hf4YjzgZLQ?feature=player_embedded' frameborder='0'></iframe></div>
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<object class="BLOGGER-youtube-video" classid="clsid:D27CDB6E-AE6D-11cf-96B8-444553540000" codebase="http://download.macromedia.com/pub/shockwave/cabs/flash/swflash.cab#version=6,0,40,0" data-thumbnail-src="http://3.gvt0.com/vi/gZGOl1_wrU8/0.jpg" height="266" width="320"><param name="movie" value="http://www.youtube.com/v/gZGOl1_wrU8&fs=1&source=uds" /><param name="bgcolor" value="#FFFFFF" /><embed width="320" height="266" src="http://www.youtube.com/v/gZGOl1_wrU8&fs=1&source=uds" type="application/x-shockwave-flash"></embed></object></div>
Lady Blablahttp://www.blogger.com/profile/00447903395631371500noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3250259006402856582.post-21146565146657589992012-01-24T16:49:00.005+01:002013-10-24T12:15:33.101+02:00PORCA EVA QUANTI COMPLIMENTIStamane apro la posta e trovo questa splendida, cortese, incoraggiante e in italiano sconnesso email. È la gentilissima signora Eva Alberti a scrivermi, soggiogata dallo sfavillio del mio italiano, dagli interessanti temi che tratto e dalle mie similitudini.<br />
Ma vediamo cosa scrive la signora.<br />
<br />
<i>Ciao!<br />
<br />
Volevo solo ringraziarti per questo ottimo blog telemettoinquelpost.blogspot.com.<br />
<br />
Ho letto il primo post "PE FA LA MARCA MENO AMARA C'HO MESSO IN MEZZO 'NA CHITARA" e dopo ho speso con gran piacere un'ora sul tuo blog! :) Tutto è scritto correttamente, è interessante e di facile lettura. Mi è piaciuto molto il tuo post "LO SPUTO COL SANGUE. Che non è il titolo dell'ultima fiction con Gabriel Garko, ma lo spot di un dentifricio.".<br />
<br />
Ti racconterò un po' di me) Io lavoro nella società xxxx, è un motore di ricerca del lavoro in tutto il mondo. Il mio lavoro è quello di convincere i blogger d'inserire il link del nostro sito nei loro blog. A me piace molto il mio lavoro. Abbiamo un team amichevole e una buona direzione, ma purtroppo io non ho idea di come convincere un blogger a inserire il link nel suo blog, temo che mi possano rimuovere per questo motivo :( Ed ora, invece di inviare migliaia di lettere a diversi blogger, ho letto il tuo blog. A dire il vero, non sono proprio sicura che il mio link "Italy" "xxxx", sia opportuno per il tuo blog, ma se lo ritieni possibile - te ne sarò molto GRATA!!! Il nostro sito è davvero bello ed utile, e' di aiuto per trovare lavoro. Ti auguro una buona giornata! Grazie ancora per il tuo interessantissimo blog. Scrivi di piu'!<br />
<br />
P.S. Sei lo segno zodiacale di "Gemelli"? Sono sempre molto contenta di parlare con qualcuno di questo segno.<br />
Distinti saluti,<br />
<br />
Eva Alberti<br />
La responsabile di xxxx in Italia <br />
<br />
+44 20 3239 2317<br />
E-mail: ea@......com <br />
Skype: eva.alberti1 </i><br />
<br />
Dopo l'iniziale soddisfazione (dettata anche dall'eventualità che Eva Alberti potesse essere una parente della ben più nota Barbara, che è uno dei miei personaggi cattivi preferiti) e dopo aver pivellamente regalato a xxxx il mio indirizzo email aggiungendolo così all'elenco dei motori di ricerca che mi mandano annunci per lavori che non so fare in Brianza, ho riletto la mail con più attenzione mettendone a fuoco alcuni punti oscuri.<br />
<br />
Innanzi tutto, mi sono chiesta, perchè definire il mio blog “ottimo”? Perchè non divertente, arguto, faceto, pungente? Probabilmente perchè se si fosse trattato di un blog sulla fabbricazione di ordigni nucleari casalinghi o sugli ultimi modelli di casse da morto non sarebbe stato appropriato definirlo divertente o arguto. “Ottimo” invece si addice alla qualunque. Hai un blog di cucina? Ottimo! Un blog personale? Ottimo! Buon per te! <br />
Ma gli elaboratori di frasi per tutte le stagioni non hanno fatto i conti con gli assurdi titoli dei miei post. Parliamoci chiaro, quale persona sana di mente e che non sia fatta di silicio scriverebbe mai una frase del genere? <i>Ho letto il primo post "PE FA LA MARCA MENO AMARA C'HO MESSO IN MEZZO 'NA CHITARA" e dopo ho speso con gran piacere un'ora sul tuo blog! :) Tutto è scritto correttamente, è interessante e di facile lettura. Mi è piaciuto molto il tuo post "LO SPUTO COL SANGUE. Che non è il titolo dell'ultima fiction con Gabriel Garko, ma lo spot di un dentifricio."</i><br />
Eccoci di nuovo, hai un blog sugli stercorari? Ottimo! Tutto è scritto correttamente, è interessante e di facile lettura. Un blog sul clavicembalo? Ottimo! Tutto è scritto correttamente, è interessante e di facile lettura. 8+! <br />
<br />
Ma andiamo avanti. Eva a questo punto ha immaginato che la sottoscritta volesse sapere qualcosa di più sulla sua anonima ammiratrice e quindi ci racconta un po' di lei.<br />
Lavora nella società xxxx e il suo lavoro è quello di convincere i blogger<i> d'inserire </i>il link del sito della società suddetta nei loro blog. A lei piace molto il suo lavoro. Hanno un team amichevole e una <i>buona direzione</i>, ma purtroppo (nonostante si tratti proprio del suo lavoro) ella non ha idea di come convincere un blogger a inserire il link nel suo blog e teme che la <i>possano rimuovere per questo motivo</i> (rimuovere da dove? La faccia della terra?).<br />
<br />
A questo punto Eva tenta una manovra per inorgoglirti e instillarti, al contempo, un sottile senso di colpa. Infatti sottolinea che, proprio ora, invece di inviare migliaia di lettere a diversi blogger ha letto il tuo blog.<br />
Conclude parlando dell'infinita gratitudine che ti riserverebbe qualora decidessi di inserire il link del suo sito (che è BELLISSIMO quasi quanto il libro di Alfonso Luigi Marra) nel tuo blog, anche se a dire il vero non è proprio sicura che il suo link sia opportuno per il tuo blog che potrebbe parlare di bombe fatte in casa come di stercorari.<br />
<br />
Infine ti esorta a scrivere di più e ti saluta con un Post Scriptum che inizialmente mi ha messo paura, salvo poi ricordarmi che il fatto che <i>sono lo segno zodiacale dei gemelli </i>è scritto nel mio profilo sul blog.<br />
<br />
Firmato Eva Alberti, <i>LA</i> responsabile di xxxx in Italia che teme di essere uccisa (forse da sé stessa visto che lei stessa è anche la responsabile di sé stessa) perchè non sa fare un lavoro che le piace tantissimo.<br />
<br />
Risposta: Cara Eva, ti allego il mio cv. Se mi aiuterai a trovare un lavoro senza dubbio alla prima busta paga metterò il link di xxxx in bella mostra sul mio blog. Nel frattempo ti ringrazio, dal momento che tantissimi ottimi blogger googlando Eva Alberti probabilmente leggeranno il mio ottimo blog. Tu, scperiamo che te la cavi.<br />
<br />
<b>Lady Blabla</b><br />
La blogger del suo blog di cui è anche responsabile nel mondo <br />
<br />
<span style="font-size: x-small;">P.S. Ho sostituito il nome del sito in questione con xxxx sennò il favore che mi chiedevano finivo per farglielo.</span>Lady Blablahttp://www.blogger.com/profile/00447903395631371500noreply@blogger.com13tag:blogger.com,1999:blog-3250259006402856582.post-42740403564113575452011-12-19T10:55:00.006+01:002013-10-24T14:10:33.458+02:00PE FA LA MARCA MENO AMARA C'HO MESSO IN MEZZO 'NA CHITARA<b><span style="font-weight: normal;">Nell'ultimo spot dei gioielli Morellato la sorella più giovane e bionda di Ilary Blasy è una non troppo credibile strimpellatrice di chitarra. Forse molti non si rendono conto che questa donna si merita il Nobel per la coordinazione e la forza dei polsi. Infatti essa riesce ad alzarsi in piedi e a suonare la chitarra (che per chi non lo sapesse prevede fare accordi con la sinistra e muovere su e giù la mano destra) senza l'ausilio di nessuna tracolla per chitarra. Tutto ciò comporta possibili crampi alla sinistra per la necessità di fare gli accordi e allo stesso tempo mantenere dritto lo strumento, incastrandolo tra l'ascella e il gomito destro. E non finisce qui. La ragazza cammina per giunta, rinunciando all'appoggio sull'anca (che può tornare utile quando non si ha la tracolla e si sta fermi) e nel camminare riesce a mantenere lo stesso tono piatto e monocorde, privo di qualsiasi sbalzo, che avrebbe se stesse cantando seduta immobile su una sedia con le braccia conserte. </span></b><br />
<br />
<b><span style="font-weight: normal;">La sensazione straniante continua nella scena finale. La donna, infatti, percorre tutta la stanza fino ad arrivare ad una finestra dalla quale si scorge una persona in un'altra finestra, la quale si trova ad una distanza direttamente proporzionale al farti sembrare una donna se hai quel taglio di capelli. Lei, la cantante, rinuncia alla rima con la parola “fortissima” per dare del “bellissimo” al vicino che fino a quel momento ci era, per l'appunto, sembrato una donna. Lei comunque è la californiana Corinna Alden Steimle, lui il modello Marius Hordijk (ma, come abbiamo appena detto, se si fosse trattato di Lucia Annunziata non sarebbe stato un problema). </span></b><br />
<br />
<b><span style="font-weight: normal;">Cercando sul web notizie e curiosità su questo spot ho notato che in molti parlano di una donna che canta una moderna serenata a suo marito. Francamente non capisco perchè una donna dovrebbe dedicare una serenata al marito dirimpettaio senza tra l'altro nessuna forma di amplificazione per poterla ascoltare. Tutto ciò per reclamizzare la nuova linea Morellato ispirata al mondo animale. </span></b><br />
<br />
<b><span style="font-weight: normal;">Uno spot del quale al momento mi sfugge il link tra prodotto, donna cantante equilibrista, titolo della canzone e incerto stato civile dei due protagonisti. L'unica spiegazione che so darmi è che lo abbiano fatto tanto per fare uno spot perchè si sentivano un friccico nel core.</span></b><b><span style="font-weight: normal;"> </span></b><br />
<br />
<b><span style="font-weight: normal;"><a href="http://www.pubblicitaitalia.it/news/Creativita--Marketing/Campagne-e-Spot/morellato-al-via-la-nuova-campagna-con-attila--co-investimenti-globali-nel-2011-a-quota-20-milioni_15091205.aspx" target="_blank">Qui</a> trovate il comunicato stampa ufficiale. Di seguito il video in questione e una foto di Alex Britti per mostrare come persino lui utilizzi la tracolla quando canta in piedi (restando oltretutto sul posto). </span></b><br />
<b><span style="font-weight: normal;"><iframe allowfullscreen="" frameborder="0" height="315" src="http://www.youtube.com/embed/0bYJdUENEpU" width="560"></iframe></span></b><br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://pics.livejournal.com/italianseoguru/pic/0005rf90" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="320" src="http://pics.livejournal.com/italianseoguru/pic/0005rf90" width="290" /></a></div>
<b><span style="font-weight: normal;"><br />
</span></b><br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
<b><span style="font-weight: normal;"><br />
</span></b>Lady Blablahttp://www.blogger.com/profile/00447903395631371500noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-3250259006402856582.post-18958582640868966762011-11-02T11:42:00.005+01:002013-10-24T12:17:58.749+02:00LO SPUTO COL SANGUE. Che non è il titolo dell'ultima fiction con Gabriel Garko, ma lo spot di un dentifricio.<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
<b><span style="font-weight: normal;">L'altro giorno, giunta alla fermata di Piazzale Flaminio, le porte dell'autobus si sono spalancate per mostrarmi un'affissione così candida da sembrare di porcellana. Infatti era l'immagine di un lavandino visto dall'alto con al centro lo scintillante buco dello scarico e, spostato un po' da una parte, uno scaracchio di dentifricio frammisto a sangue. È</span></b><b><span style="font-weight: normal;"> la nuova campagna Paradontax che da qualche giorno ci allieta anche in video e preferibilmente ad ore pasti. “Un’azione che definisce il nuovo posizionamento del prodotto attraverso un’immagine volutamente scioccante, che rompe gli schemi della comunicazione del segmento dentifrici, per smuovere il consumatore e metterlo in guardia sui pericoli del sanguinamento delle gengive, troppo spesso sottovalutati.” dice il comunicato su Pubblicità Italia. Aggiungono su ADVexpress: “Il filmato si apre con un fermo immagine: una scritta bianca su sfondo rosso, che richiama da subito uno dei colori principali del brand, e la voce fuori campo che recita </span></b><b><i><span style="font-weight: normal;">se ti capita di vedere del sangue quando ti lavi i denti, c’è qualcosa che dovresti sapere. </span></i></b> L’immagine che segue è quella che identifica immediatamente l’idea creativa alla base del filmato, ossia la differenza tra chi si prende cura delle proprie gengive con Parodontax e chi no: in sottofondo il suono di due persone che si lavano i denti in due lavandini messi a confronto: nel primo ci sono tracce di sangue nella schiuma del dentifricio, nel secondo no.” Nella schiuma del dentifricio? Nello SPUTO vorrai dire. O se preferisci nella schiuma di dentifricio sputata dalla bocca. Notevoli anche gli effetti sonori. La creatività è sviluppata globalmente da Grey Londra con adattamento in Italia di Grey Milano. Speriamo solo che quelli dell'Imodium non decidano di adoperare lo stesso approccio narrativo facendoci vedere due scarichi del cesso messi a confronto con dentro... e qui mi fermo. Sul web non ho trovato né il filmato né l'immagine della campagna Parodontax on air dal 23 Ottobre in Italia (forse lo disgusta pure al web). Ho trovato solo alcune campagne Parodontax di altri paesi che sono simili ma non proprio uguali, tipo questa reklama qui, ovviamente ancor più cruda di quella italiana, ma proprio per questo migliore e lo si vede dal fatto che si capisce chiaramente il messaggio pur non conoscendo questa strana lingua.<iframe allowfullscreen="" frameborder="0" height="315" src="http://www.youtube.com/embed/FGc-iFmt5Sc" width="560"></iframe><br />
Tanto ormai lo sputo lo abbiamo visto e pure sentito, cosa potrà accadere di peggio? Tanto vale esagerare e farci salire l'angolo destro della bocca per colpa di un sorriso (almeno, questo è quello che succede a me quando viene sputato il dente). Vi segnalo invece questa bella campagna Parodontax di qualche anno fa realizzata dalla Grey di Budapest. Chè ogni tanto bisogna pure parlare bene di qualcosa, sopratutto se appartiene al passato ed accade in un posto lontano (e qui c'erano entrambi i presupposti).<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://www.spotanatomy.it/wp-content/uploads/2009/06/parodontax1.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="212" src="http://www.spotanatomy.it/wp-content/uploads/2009/06/parodontax1.jpg" width="320" /></a></div>
<br />Lady Blablahttp://www.blogger.com/profile/00447903395631371500noreply@blogger.com5tag:blogger.com,1999:blog-3250259006402856582.post-47733386846267134802011-10-21T10:43:00.002+02:002013-10-24T14:12:40.057+02:00Pausa caffè? No grazie, preferisco un intervallo.<span style="font-family: Arial,sans-serif;"><span style="font-size: small;"><b><span style="font-weight: normal;">Nel mondo reale le persone, nel corso della loro giornata lavorativa, usano prendersi ogni tanto una piccola pausa per allentare la tensione e svagarsi un po', magari vanno a farsi un caffè o a fumarsi una sigaretta. Nel mondo della pubblicità invece vanno a cambiarsi lo slip. Nello spot Intervallo Velo due donne lavorano alacremente alla creazione di una nuova collezione fashion, quando finalmente una delle due esclama un risolutivo e compiaciuto “Voilat!” seguito da un altrettanto risolutivo e compiaciuto “Vado a cambiarmi lo slip.” </span></b></span></span><br />
<span style="font-family: Arial,sans-serif;"><span style="font-size: small;"><b><span style="font-weight: normal;"> </span></b></span></span> <br />
<span style="font-family: Arial,sans-serif;"><span style="font-size: small;"><b><span style="font-weight: normal;">Mi sembra giusto scaricare un po' di stress con un sano e rilassante cambio di mutande, ma la domanda è: “Dove risiede la necessità di comunicare ai propri colleghi tale intenzione?” </span></b></span></span> <br />
<span style="font-family: Arial,sans-serif;"><span style="font-size: small;"><b><span style="font-weight: normal;">Un po' di pudore? Un pizzico di vergogna nel valutare che gli altri magari potrebbero interpretare questa pratica come un'abitudine connessa a un qualche strano particolare problema fisiologico? </span></b></span></span><br />
<span style="font-family: Arial,sans-serif;"><span style="font-size: small;"><b><span style="font-weight: normal;">Ma è evidente che in questo atelier non si pongono troppe domande, vista anche l'inspiegabile e incuriosita domanda dell'ingenua collega bionda: “E il vantaggio?” </span></b></span></span> <br />
<span style="font-family: Arial,sans-serif;"><span style="font-size: small;"><b><span style="font-weight: normal;">Tale domanda infatti rende nota a tutti la scarsa attenzione della donna verso una questione da cui trae origine la stessa etimologia della parola “mutanda”, che indica appunto un qualcosa che va cambiato sovente. Subito dopo questo dubbio diventa certezza, allorchè la mora risponde con tono di rivelazione: “Lo slip fresco per tutto il giorno, tutti i giorni.” e di nuovo la bionda si tradisce senza far mistero alcuno del suo stupore ribattendo: “Tutti i giorni???” </span></b></span></span> <br />
<br />
<span style="font-family: Arial,sans-serif;"><span style="font-size: small;"><b><span style="font-weight: normal;">A questo punto probabilmente la bionda si rende conto che qualcuno potrebbe pensar male di lei e adduce una scusa non molto plausibile: “Ma io ho la pelle molto delicata..”</span></b></span></span><br />
<span style="font-family: Arial,sans-serif;"><span style="font-size: small;"><b><span style="font-weight: normal;">Ed ecco che l'altra controbatte: “Intervallo è sicuro sulla pelle!”</span></b></span></span><br />
<br />
<span style="font-family: Arial,sans-serif;"><span style="font-size: small;"><b><span style="font-weight: normal;">È stato qui che mi si è accesa una lampadina e ho capito tutto. </span></b></span></span><br />
<span style="font-family: Arial,sans-serif;"><span style="font-size: small;"><b><span style="font-weight: normal;"> </span></b></span></span> <br />
<span style="font-family: Arial,sans-serif;"><span style="font-size: small;"><b><span style="font-weight: normal;">Si trattava solo di una subdola macchinazione da parte della mora per rendere edotta la bionda sulle normali e giuste pratiche igieniche del mondo civile. Come quando si regala un bagnoschiuma a una persona che riteniamo non si lavi abbastanza. Il tutto si conclude con la bionda che ha recepito il messaggio e con sguardo di intesa comunica alla sua mentore l'acquisita pratica corretta, mentre l'altra, soddisfatta e sollevata, si congratula con sé stessa per la macchinazione riuscita. </span></b></span></span> <br />
<span style="font-family: Arial,sans-serif;"><span style="font-size: small;"><b><span style="font-weight: normal;">Alla luce di questa spiegazione lo spot assume tutto un altro senso, così come assumono senso gli sguardi e le parole della mora che con il suo fare suadente e fintamente spontaneo è riuscita a portare la collega sulla retta via, abile manipolatrice.</span></b></span></span><br />
<br />
<span style="font-size: small;"><span style="font-family: Arial,sans-serif;"><b><iframe allowfullscreen="" frameborder="0" height="315" src="http://www.youtube.com/embed/MfYAlst4N2A" width="560"></iframe></b></span></span>Lady Blablahttp://www.blogger.com/profile/00447903395631371500noreply@blogger.com4tag:blogger.com,1999:blog-3250259006402856582.post-42610923563532843842011-10-11T12:13:00.003+02:002013-10-24T12:20:53.870+02:00LE DIMENSIONI (del font) SONO IMPORTANTIFinalmente una comunicazione che ci riporta tutti alla realtà senza mezzi termini. Tutte queste stupende, bellissime e magrissime fotomodelle, attrici, veline, nuotatrici, ministre, consiglieri comunali... e noi a chiederci “ma ce lo avranno il mocciolo loro? O Dio le ha create senza? E qualche caccolina tra le dita dei piedi? Sapranno dell'esistenza del cerume? Conoscono la forfora? Vabbè la cellulite no. Quella no, magari no... Ma andranno al bagno come noi? Suderanno?" Elisabetta Canalis è la testimonial di questa campagna volta a farci sentire tutte delle vere donne proprio come lei, che è una donna vera esattamente come noi e a quanto pare ne va molto fiera. Tutto questo è encomiabile (seppur dovuto ad un troppo piccolo “for”).<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://m2.paperblog.com/i/57/573071/elisabetta-canalis-x-peta-la-campagna-ufficia-L-Mi1HSQ.jpeg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="400" src="http://m2.paperblog.com/i/57/573071/elisabetta-canalis-x-peta-la-campagna-ufficia-L-Mi1HSQ.jpeg" width="301" /></a></div>
Lady Blablahttp://www.blogger.com/profile/00447903395631371500noreply@blogger.com5tag:blogger.com,1999:blog-3250259006402856582.post-41549649012064813742011-09-29T12:40:00.005+02:002013-10-24T14:14:04.957+02:00VERY IMPORTANT PAROLE La parola Usata denuncia la sua esclusione dal testo dell'ultimo spot Oral-b.<br />
"La mia assenza rischia di creare un grosso equivoco e non intendo stare zitta!" ha dichiarato la parola, che pare sia stata depennata all'ultimo momento per ragioni di cronometraggio.<br />
"Ero lì bella tranquilla tra il pronome Quella e la preposizione articolata Dai, quell'inetto di uno speaker non riusciva a stare nei 30 secondi, bisognava sacrificare qualcuno e chi decidono di fare fuori? Me! Eppure c'erano altre parole molto meno importanti e la cui assenza non si sarebbe nemmeno notata. Per esempio quella lì, che qui è pure fuori luogo, Esclusiva o lo scontato e ormai noto Elettrico, magari entrambi visto che non sono che due superflui aggettivi. Tutto ciò è inaccettabile. Non posso credere di essere stata trattata come un aggettivo cui si può rinunciare e non voglio nemmeno pensare di essere stata confusa con la mia ominima, Usata, che spesso si accompagna a parole come Macchina e cose così. Lei sì che è un aggettivo, ma io sono un participio passato e discendo da un verbo transitivo! Sono stanca dei raccomandati, di tutte queste "buone parole" infilate qua e là dove capita. E sono stufa dell'ignoranza che abbonda in questo campo. Stavolta reagirò."<br />
La parola ha infine annunciato la sua intenzione di prendere presto contatti con l'associazione nazionale dei dentisti dal momento che la sua esclusione dallo spot ha provocato la conseguente definizione degli stessi come di una categoria di<i> testina</i>".<br />
<br />
Ecco lo spot incriminato<br />
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<iframe allowfullscreen="" frameborder="0" height="315" src="http://www.youtube.com/embed/qXAsQWaOw7M" width="560"></iframe><br />
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<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh8wyFMm1jLhXyV9MVCP8Kn_t82fZ7V0CRrurKcHsuyEUg2yxVLUB9aniwk2VZmiQaufoFpk08JsSPSfGIBm_iyNSgrF43CkWzXYehM1ZXCcmij6uvVsxkP5TrVq093mEYtWRHbzAJFq1Ri/s1600/testina.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh8wyFMm1jLhXyV9MVCP8Kn_t82fZ7V0CRrurKcHsuyEUg2yxVLUB9aniwk2VZmiQaufoFpk08JsSPSfGIBm_iyNSgrF43CkWzXYehM1ZXCcmij6uvVsxkP5TrVq093mEYtWRHbzAJFq1Ri/s640/testina.jpg" width="417" /></a></div>
Lady Blablahttp://www.blogger.com/profile/00447903395631371500noreply@blogger.com3tag:blogger.com,1999:blog-3250259006402856582.post-26921969900136906052011-09-26T14:32:00.006+02:002013-10-24T12:23:09.093+02:00LE METAMORFOSI DI OLIVIO<b><span style="font-family: Arial,sans-serif;"><span style="font-weight: normal;">Lo scorso carnevale Oliviero Toscani si recava in un negozo di cinesi in cerca di alcune brutte teste di animali per la campagna Almo Nature (ne ho parlato <a href="http://telemettoinquelpost.blogspot.com/2011/05/che-brutte-teste-gatto.html">qui</a>, leggete e comprendetene tutti). </span></span></b><br />
<br />
<a href="http://ilcomunicatore.files.wordpress.com/2010/06/olivierotoscanistudio_almonature_6x3_campagna-2010-2-p2.jpg?w=500&h=250" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" height="160" src="http://ilcomunicatore.files.wordpress.com/2010/06/olivierotoscanistudio_almonature_6x3_campagna-2010-2-p2.jpg?w=500&h=250" width="320" /></a><b><span style="font-family: Arial,sans-serif;"><span style="font-weight: normal;">Ecco come si svolsero i fatti: </span></span></b><br />
<b><span style="font-family: Arial,sans-serif;"><span style="font-weight: normal;"> </span></span></b> <br />
<b><span style="font-family: Arial,sans-serif;"><span style="font-weight: normal;">Cinese: <i>“Ecco pellei teste di animali: tolo, pecola, polco, gallo....”</i></span></span></b><br />
<br />
<b><span style="font-family: Arial,sans-serif;"><span style="font-weight: normal;">Toscani: <i>“No guardi, queste non vanno bene, a me servono delle teste di animali domestici, capito? Cani, gatti...”</i></span></span></b><br />
<br />
<b><span style="font-family: Arial,sans-serif;"><span style="font-weight: normal;">Cinese: <i>“Ah, capito capito. Ma pel animali domestici non ho teste. Solo maschele. Maschele bellissime. Con queste fai bellissime foto.” </i></span></span></b><br />
<b><span style="font-family: Arial,sans-serif;"><span style="font-weight: normal;"> </span></span></b> <br />
<b><span style="font-family: Arial,sans-serif;"><span style="font-weight: normal;">Toscani: <i>“No, le maschere no... mamma mia quanto sono cheap, che orrore. Vabbè ormai l'idea è venduta. Ok mi hai convinto.” </i></span></span></b><br />
<b><span style="font-family: Arial,sans-serif;"><span style="font-weight: normal;"> </span></span></b> <br />
<b><span style="font-family: Arial,sans-serif;"><span style="font-weight: normal;">Cinese: <i>“Signol Olivielo, plendi anche queste teste di tolo, pecola, polco e gallo... Bellissime!”</i></span></span></b><br />
<br />
<b><span style="font-family: Arial,sans-serif;"><span style="font-weight: normal;">Toscani: <i>“Ma no! Quelle no, non mi servono... Che ci faccio?” </i></span></span></b><br />
<b><span style="font-family: Arial,sans-serif;"><span style="font-weight: normal;"> </span></span></b> <br />
<b><span style="font-family: Arial,sans-serif;"><span style="font-weight: normal;">Cinese: <i>“Altla foto?” </i></span></span></b><br />
<b><span style="font-family: Arial,sans-serif;"><span style="font-weight: normal;"> </span></span></b> <br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://www.adrianabolchini.com/wp-content/uploads/2011/08/toscani.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" height="161" src="http://www.adrianabolchini.com/wp-content/uploads/2011/08/toscani.jpg" width="320" /></a></div>
<b><span style="font-family: Arial,sans-serif;"><span style="font-weight: normal;">E fu così che nacque la nuova campanga Relish per la collezione autunno-inverno 2011: 4 corpi nudi, muscolosi e di due o tre colori diversi che toccano un po' una ragazza, con un vestito che per non dire che è brutto dirò che non mi piace, dando vita ad un'immagine provocatoria che visto che non si capisce bene cosa voglia effettivamente pubblicizzare allora forse mi sa che è tipo un acquisto sbagliato al negozio dei cinesi. </span></span></b><br />
<b><span style="font-family: Arial,sans-serif;"><span style="font-weight: normal;"> </span></span></b> <br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
<a href="http://www.tpblog.it/wp-content/uploads/2011/08/relish-235x300.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" src="http://www.tpblog.it/wp-content/uploads/2011/08/relish-235x300.jpg" /></a><b><span style="font-family: Arial,sans-serif;"><span style="font-size: small;"><span style="font-weight: normal;">Dice il comunicato stampa che annuncia l'uscita della campagna: </span></span></span></b><b><span style="font-family: Arial,sans-serif;"><span style="font-size: small;"><i><span style="font-weight: normal;">“Questa immagine è dedicata a tutte quelle donne che pensano che gli uomini sono degli animali!”</span></i></span></span></b><span style="font-family: Arial,sans-serif;"><span style="font-size: small;"><span style="font-weight: normal;"><br />
A me sembra che questo marchio voglia invece rivolgersi a quelle donne che passano le loro giornate escogitando il miglior modo per agghindarsi in una guisa tale da far imporcilire gli uomini, per poi bearsene tra sé e sé. </span></span></span><br />
<br />
<span style="font-family: Arial,sans-serif;"><span style="font-size: small;"><span style="font-weight: normal;">A parte questo, guardando iersera passando per strada l'onnipresente affissione pensavo: “Non è possibile. Lo ha fatto di nuovo. Come hanno potuto permetterglielo il nuovo cliente, il vecchio cliente e la sua coscienza interiore?”</span></span></span><br />
<span style="font-family: Arial,sans-serif;"><span style="font-size: small;"><span style="font-weight: normal;">Incredibile ma vero. La campagna è realizzata da Oliviero Toscani che a distanza di pochi mesi ci rifila, oltre all'ormai obsoleto approccio provocatorio gratuito e scollegato dal prodotto, lo stesso atteggiamento, lo stesso effetto, le stesse luci, la stessa composizione, le stesse facce di cartapesta su corpi nudi e lo stesso concetto (siamo come gli animali)</span></span></span><span style="font-family: Arial,sans-serif;"><span style="font-size: small;"><span style="font-style: normal;"><span style="font-weight: normal;"> più o meno così com'è traslandolo dal cibo per i cani ai vestiti da donna. Rimaniamo in attesa del detersivo per il cesso (c'è sempre Anitra wc). Ah scusate, è cambiato lo sfondo, questo sì. Operazione senza eguali, quella appena compiuta, che sfida il copyright di sé stesso, il vecchio e il nuovo cliente e l'intelligenza dei consumatori (o forse dovrei dire consuma tori, vista tutta questa ossessione per le bestie). </span></span></span></span><br />
<span style="font-family: Arial,sans-serif;"><span style="font-size: small;"><span style="font-style: normal;"><span style="font-weight: normal;"> </span></span></span></span> <br />
<span style="font-family: Arial,sans-serif;"><span style="font-size: small;"><span style="font-style: normal;"><span style="font-weight: normal;">Come non pensare a quegli attempati titolari di agenzie che ciclicamente ripropongono le loro “idee” obbligando i loro copy e art a renderle delle proposte creative? Ricordo un mio vecchio capo che amava trastullarsi con +, -, positivo, negativo, less is more e tutti i suoi derivati e un altro vecchio capo che ogni tre mesi ritirava fuori l'idea di un visual con un maialino-salvadanaio gonfiabile. Quest'ultimo soleva anche ripetere che la creatività dura al massimo 15 anni e mi sa che aveva proprio ragione. Tutta la mia solidarietà e compassione a coloro che lavorano alacremente cercando di far quadrare questi cerchi alla testa. Vi prego, se qualcuno tra voi ha avuto simili esperienze, di scriverlo nei commenti a questo post in modo che possiate ricevere la vostra dose di pietà. </span></span></span></span><br />
<br />
<span style="font-family: Arial,sans-serif;"><span style="font-size: small;"><span style="font-style: normal;"><span style="font-weight: normal;">Per concludere, visto che nell'altro post consigliavo a Toscani di stare </span></span></span></span><span style="font-family: Arial,sans-serif;"><span style="font-size: small;"><i><b>c</b></i></span></span><span style="font-family: Arial,sans-serif;"><span style="font-size: small;"><span style="font-style: normal;"><span style="font-weight: normal;">almo</span></span><span style="font-style: normal;"><span style="font-weight: normal;">, in questo decido di assecondare la sua passione suggerendogli di stare manzo, augurandogli al contempo di essere presto ingaggiato da Chanteclair il gallo del pulito, dal pennello cinghiale o da una ditta di arrosticini di pecora abbruzzesi, in modo da poter realizzare altre due o tre campagne con le suddette teste e ammortizzare così del tutto la spesa dal cinese.</span></span></span></span><br />
<br />
*per completezza aggiungo la <a href="http://www.stylosophy.it/wp-galleryo/relish-campagna-pubblicitaria/relish.jpg">precedente e discussa campagna di Relish </a>realizzata dall'agenzia F&P Friends, che mi sembra confermare la mia interpretazione sul tipo di donna che questo brand intende invogliare.<br />
<h3 class="r">
<a class="l" href="http://www.fp-friends.com/"><i><br />
</i></a></h3>
Lady Blablahttp://www.blogger.com/profile/00447903395631371500noreply@blogger.com4tag:blogger.com,1999:blog-3250259006402856582.post-13132938404726787072011-09-20T11:16:00.001+02:002013-10-24T14:16:17.357+02:00DOVE, INDOVE, 'NDO.<div style="font-style: normal;">
<span style="font-family: Arial,sans-serif;"><span style="font-size: small;">Dove ha sempre puntato sul potere immedesimante di una schietta normalità vera e sincera: fianchi larghi, taglie umane, un pizzico di cellulite e rughe q.b. La ragazza dell'ultimo spot è una semplice e bella ragazza qualunque, così come semplice e bella è la sua dizione, verace e popolare. Non critico la scelta e la ragazza mi è anche simpatica, ma devo ammettere che ogni volta che vedo questo spot non posso non pensare a Manzoni che si lega un masso alla caviglia con i panni lavati in Arno e si toglie la vita gettandosi nel suddetto fiume e ad Alberto Manzi, storico presentatore della mitica trasmissione <i>Non è mai troppo tardi</i>, che spacca a testate l'ardesia della sua lavagna. </span></span></div>
<div style="font-style: normal;">
<span style="font-family: Arial,sans-serif;"><span style="font-size: small;"> </span></span> </div>
<span style="font-family: Arial,sans-serif;"><span style="font-size: small;"><i>- Io sono un'inszegnante di danZa moderna e quindi brobrio per questo sto a contatto con molte perszonee. Con il lavoro che faccio a sudare sudo, mi devo mantenere fresca e pulida tutto il giorno. Mi piasce il deodorante Dove ah eh eh. Lo metto e poi sono sigura che comunque mi gobre tutta la giornada. La pelle è morbida e idradata. Eh proprio metto il deodorante la mattina e poi “Ciao” non ci penszo più! -</i></span></span><br />
<span style="font-family: Arial,sans-serif;"><span style="font-size: small;"><i><br />
</i></span></span><br />
<span style="font-family: Arial,sans-serif;"><span style="font-size: small;"><i><iframe allowfullscreen="" frameborder="0" height="315" src="http://www.youtube.com/embed/VlbjCvPjs4Q" width="560"></iframe></i></span></span>Lady Blablahttp://www.blogger.com/profile/00447903395631371500noreply@blogger.com3tag:blogger.com,1999:blog-3250259006402856582.post-88096062594259270522011-08-05T12:56:00.004+02:002013-10-24T14:17:08.254+02:00CASE DA INCUBO, GENTE DI CACCA. OLIO DI GOMITO, SENSO DI VOMITO.<div style="margin-bottom: 0cm;">
<br />
<span style="font-family: Arial,sans-serif;"><span style="font-size: small;">Esiste gente schifosa a questo mondo. Ciò risulta evidente guardando il nuovo disgustoso programma in onda su Lei (canale 127 di Sky) <i>Case da incubo</i>. Se già conoscete <i>Cucine da incubo</i> allora più o meno sapete di cosa sto parlando, altrimenti potete immaginarlo. L'uno parla di case e l'altro di ristoranti, da incubo appunto, ossia: sozzi, sudici, lerci, maleodoranti e dannosi per la salute umana, di quella di eventuali animali domestici e forse financo di quella degli stessi germi e batteri che hanno reso insani questi luoghi. </span></span> </div>
<span style="font-family: Arial,sans-serif;"><span style="font-size: small;"></span></span><br />
<div style="margin-bottom: 0cm;">
</div>
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<br /></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Arial,sans-serif;"><span style="font-size: small;">Ora, finchè la cosa riguarda un ristorante, quindi la furba strategia di proprietari che puntano al guadagno servendo ai propri clienti zuppe di botulino e fritture di salmonella tutto ciò, seppur deprecabile, ha quantomeno una spiegazione: la tirchieria e stupidità di ristoratori che preferiscono rischiare la chiusura o avere un morto sulla coscienza pur di risparmiare con cibi avariati e cuochi inetti. Il ristoratore porta avanti questa filosofia finchè non arriva il giorno in cui, non vedendo entrare più nessun cliente goloso di muffa, decide di prendere provvedimenti. In questo caso il provvedimento si chiama Gordon Ramsay, l'incubo di ogni cucina da incubo. Lui arriva e tra un “damned” e un “fuck”, un “fai schifo” e un “mi fai pena”, detta le regole dell'igiene e della qualità, crea un nuovo menù, fa piangere due o tre persone, riammoderna il ristorante e dacchè odiava tutti vuole bene a tutti che dacchè lo detestavano gli vogliono tutti bene. Praticamente colui che ha ispirato la nuova vena antipatica di Enzo Miccio (<i>Ma come ti vesti), </i>che però non dicendo le parolacce proprio non ce la fa a risultare quell'amabile stronzo che non puoi fare a meno di adorare che invece è Gordon. <i><br />
</i></span></span></div>
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<span style="font-family: Arial,sans-serif;"><span style="font-size: small;"><br />
</span></span></div>
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<span style="font-family: Arial,sans-serif;"><span style="font-size: small;">Ma quando si parla di case e cioè del posto in cui si vive, il posto in cui ci si dovrebbe riposare, il posto in cui si torna dopo una giornata di lavoro... allora tutto ciò risulta privo di senso nonché inverosimile. In “Case da incubo” ci vengono mostrate delle persone che abitano case che non vengono pulite da anni finchè ad un certo punto qualche parente, troppo schifato per rimanere indifferente, chiama le paladine della pulizia Kim e Aggie, due signore attempate che agghindate con guanti di gomma e piume di spruzzo cominciano ad ispezionare strati ti polvere, croste di guano, laghi di melma e ad odorare cuscini stantii, scarichi stagnanti e resti di cibo risalenti al '600. Tutto questo lo fanno ripetendo schifate "Oh my God" e dicendo che proprio non ce la fanno, mentre invece continuano a farlo. </span></span></div>
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<br /></div>
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<span style="font-family: Arial,sans-serif;"><span style="font-size: small;">Questo programma parla di esseri immondi che quando tornano alla sera si siedono su divani di monnezza, circondati da cuscini di polvere, avvolti in plaid di peli di cane e guardano film ambientati in luoghi nebbiosi (non capendo che quell'onnipresente atmosfera malinconica è dovuta allo strato di polvere depositatosi sullo schermo del loro televosore). Ad una famiglia hanno persino trovato un topo morto in un cassetto della cucina e sto deliberatamente evitando di parlare dei bagni e dei relativi mefistofelici commenti su zona tazza ed aree limitrofe. C'è chi pensa che tutto ciò sia finto, ma c'è da dire che ne accadono di cose contro natura in questo vecchio pazzo mondo e così come esistono i necrofili, c'è gente capace di uccidere i genitori e c'è chi gli piace Al Bano, non vedo perchè non possano esistere persone tanto pigre e forti di stomaco da poter vivere tranquillamente in un letamaio. </span></span> </div>
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<span style="font-family: Arial,sans-serif;"><span style="font-size: small;">Le due signore, aiutate da una squadra di esperti pulitori, dispensano utili consigli su come togliere macchie impossibili con efficaci rimedi casalinghi, tipo succo di limone, dentifricio, ketchup, bicarbonato, aceto e sale. Inoltre fanno analizzare in laboratorio campioni di schifo per poi stilare la lista delle malattie che potrebbero subentrare in un individuo che vive in questi luoghi infestati da larve, tarme, acari e batteri di ogni tipo. </span></span></div>
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<span style="font-family: Arial,sans-serif;"><span style="font-size: small;">Ma la cosa più raccapricciante di tutte è il fatto che queste persone orrende siano tutte, indistintamente, portatori insani di moquette. Moquette ovunque. Moquette in bagno per Diana! Questa sì che è una cosa che mi fa dubitare sulla veridicità del programma. Invece di sfruttare il loro ruolo di paladine della pulizia per estirpare questo male insanabile della società, la moquette, non appena la vedono, Kim e Aggie si prendono la briga di spiegare a questa gente come va pulita. Ma diamine! Ma cosa glielo insegni a fare come si pulisce la moquette... è una enorme inutile fatica persino per una persona normale, figuriamoci per gente con questi disturbi. Ma che differenza c'è tra la polvere e la moquette? Che differenza c'è tra la moquette e i peli di cane? È sempre roba spugnosa che assorbe ogni cosa e per quanto potrai essere in grado di tenerla pulita essa non lo sarà mai completamente e con gli anni, giorno dopo giorno, saprai che se un tot di sporco sarai riuscita a toglierlo un altro tot si sarà annidato in essa per sempre. Siamo nel 2011 e la moquette andrebbe bandita quanto l'ethernit e l'amianto, lasciarla in casa di questa gente equivale a trovare un terrorista con una bomba e invece di togliergliela subito stargli a spiegare come si disinnesca. Ma secondo voi lo farà? Bah.</span></span></div>
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<span style="font-family: Arial,sans-serif;"><span style="font-size: small;"> </span></span> </div>
<span style="font-size: small;"><span style="font-family: Arial,sans-serif;">Eccovi un estratto della puntata col topo </span></span><br />
<br />
<span style="font-size: small;"><span style="font-family: Arial,sans-serif;"><iframe allowfullscreen="" frameborder="0" height="349" src="http://www.youtube.com/embed/Iu_5F05A_oU" width="560"></iframe></span></span><br />
<br />
<span style="font-size: small;"><span style="font-family: Arial,sans-serif;">Questa invece ve la metto perchè c'è un uomo che sembra proprio tanto una donna e poi quando parla ti lascia di sasso perchè tu ti aspettavi la voce di una donna e invece capisci che è semplicemente un uomo con uno strano taglio di capelli</span></span><br />
<br />
<span style="font-size: small;"><span style="font-family: Arial,sans-serif;"><iframe allowfullscreen="" frameborder="0" height="349" src="http://www.youtube.com/embed/PvLowxcMAwk" width="560"></iframe></span></span>Lady Blablahttp://www.blogger.com/profile/00447903395631371500noreply@blogger.com10tag:blogger.com,1999:blog-3250259006402856582.post-63634762494217552782011-07-18T12:13:00.008+02:002013-10-24T14:18:50.017+02:00DALLA SPADA NELLA ROCCIA AL CALCARE NELLA DOCCIA<div style="font-style: normal; font-weight: normal; margin-bottom: 0cm; text-decoration: none;">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Arial,sans-serif;"><span style="font-size: small;"><span style="background: none repeat scroll 0% 0% transparent;">C'era una volta la spada nella roccia, oggi invece c'è un pentolone magico incrostato che necessita di essere pulito e per chi riuscirà a riportarlo agli antichi splendori c'è un trono in palio. Prodi cavalieri si prodigano nell'impresa prodigiosa ma tutti falliscono miseramente e, sotto l'enorme pressione dell'arduo compito, crollano psicologicamente e si adirano oltremodo scagliando con veemenza contro il muro i loro flaconi di inetti detergenti. Ma eccolo arrivare, l'immagine è quella del cavaliere dalla rifulgente armatura in sella al suo bianco destriero che fiero sventola la sua criniera. Egli entra trionfante nel castello e sfodera Excalibur! Cioè no volevo dire Cif, sfodera il Cif. Ed eccolo che con poche ed abili mosse lo vediamo trionfare su ogni sozzura e riportare a nuova vita il prezioso e antico pentolone, incurante delle ossidazioni, delle muffe e di ogni cosiderazione sulle problematiche relative ai moderni concetti di restauro e conservazione. Il cavaliere, gasato dal suo successo, si esibisce in una dimostrazione di pulizia marziale che stordisce i presenti e igienizza il castello, prima di essere finalmente incoronato... Regina. Ah! Ebbene sì! Proprio una donna è l'artefice di cotanto lindore, che rivoluzione!</span></span></span></span><br />
<span style="color: black;"><span style="font-family: Arial,sans-serif;"><span style="font-size: small;"><span style="background: none repeat scroll 0% 0% transparent;">E loro, uomini incapaci che in questa sfida hanno dimostrato tutta la loro innegabile inferiorità, è bene che mai più si avvicinino a un prodotto per pulire e, visto che non sono nemmeno in grado di sceglierli, che siano banditi anche da tutti i supermercati del regno! E che mai più osino prendere in mano uno straccio o una spugnetta, quella della strofinatura è una nobile arte che non si improvvisa e richiede anni di pratica e allenamanto, loro non sono degni di esercitarla. Solo lei, la donna, è stata l'unica e sola capace di trionfare su germi, batteri e incrostazioni. Essa ha dimostrato la sua superiorità combattendo ad armi pari con gli uomini e si è così conquistata una corona di bigodini e uno scettro con setole sintetiche che nessuno potrà mai toglierle. Essa solo avrà il diritto di pulire e di regnare incontrastata su fuochi, piastrelle e sanitari. Loro, gli uomini, non sanno farlo, non possono, non devono! Tienlo bene a mente, bella bambina che con gli occhioni sgranati guardi questo mini cartone animato ambientato in un passato remoto che racconta il futuro dei tuoi sogni. Ed anche tu bel bambino rimembra, quando sarai grande lascia che la donna sia la sola padrona del suo regno e non osare mai provare a toglierle questo primato. Tu lavorerai con sudore e salverai il mondo grazie al potere della tua busta paga e lei partorirà con dolore e farà l'acqua frizzante grazie ad un aggeggio comprato da qualche parte.</span></span></span></span></div>
<div style="font-style: normal; font-weight: normal; margin-bottom: 0cm; text-decoration: none;">
<br /></div>
<div style="font-style: normal; font-weight: normal; margin-bottom: 0cm; text-decoration: none;">
<embed allowfullscreen="true" allowscriptaccess="always" flashvars="guid=NwLl3Tvy" height="300" overstretch="true" seamlesstabbing="true" src="http://s0.videopress.com/player.swf?v=1.02" type="application/x-shockwave-flash" width="400" wmode="direct"></embed></div>
<div style="font-style: normal; font-weight: normal; margin-bottom: 0cm; text-decoration: none;">
<br /></div>
<div style="font-style: normal; font-weight: normal; margin-bottom: 0cm; text-decoration: none;">
</div>
<div style="font-style: normal; font-weight: normal; margin-bottom: 0cm; text-decoration: none;">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Arial,sans-serif;"><span style="font-size: small;"><span style="background: none repeat scroll 0% 0% transparent;">Premetto che la mia non è mai stata un'indole particolarmente femminista e che a me cucinare rende felice e spesso pulire e riordinare mi rilassa persino; ma c'è anche da dire che entrambe le cose le faccio per non mangiare cartone e per non vivere in una caotica discarica e il fatto che mi vengano a raccontare che questo status quo ha avuto origine in un mondo in cui le donne erano prodi cavalieri proprio al pari degli uomini finchè una di loro, ostinata e competitiva, non ha deciso di trionfare sull'altro sesso nella sfida del pentolone conquistandosi la carica di Regina della Casa, praticamente equivale a dire che siamo 'na manica de sceme. </span></span></span></span> </div>
Lady Blablahttp://www.blogger.com/profile/00447903395631371500noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-3250259006402856582.post-53419578984482037232011-07-15T12:26:00.003+02:002013-10-24T14:19:24.592+02:00Mamma son tanto felice... perchè fai l'acqua frizzante<div style="font-style: normal; font-weight: normal; margin-bottom: 0cm; text-decoration: none;">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Arial,sans-serif;"><span style="font-size: small;"><span style="background: none repeat scroll 0% 0% transparent;">La mia è una famiglia davvero speciale: mio padre è Superman ed ogni giorno salva il mondo grazie al potere della sua busta paga, mia sorella è una spia della CIA e je piace tanto chiacchierà e mia mamma fa l'acqua frizzante. Però bisogna essere onesti, mentre mio padre e mia sorella qualche qualità ce l'hanno (l'uno la fretta, l'altra il non sapersi tenere un cecio in bocca), mia mamma l'acqua frizzante la fa grazie ad un aggeggio che ha comprato non so dove. Quando la guardo sorrido perchè penso a quell'arpia di mia sorella e mi dico: “Parla quanto te pare al tuo beneamato telefono, tanto in un futuro non troppo lontano, quando agli amici tuoi gli avrai fatto due orecchie così, ti ritroverai pure te a fare l'idrolitina."</span></span></span></span></div>
<div style="font-style: normal; font-weight: normal; margin-bottom: 0cm; text-decoration: none;">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Arial,sans-serif;"><span style="font-size: small;"><span style="background: none repeat scroll 0% 0% transparent;"><br />
</span></span></span></span></div>
<div style="font-style: normal; font-weight: normal; margin-bottom: 0cm; text-decoration: none;">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Arial,sans-serif;"><span style="font-size: small;"><span style="background: none repeat scroll 0% 0% transparent;"><iframe allowfullscreen="" frameborder="0" height="349" src="http://www.youtube.com/embed/uy06U8cRF4s" width="560"></iframe></span></span></span></span></div>
Lady Blablahttp://www.blogger.com/profile/00447903395631371500noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-3250259006402856582.post-53745236739354515572011-07-13T18:34:00.006+02:002013-10-24T14:19:56.588+02:00LA VISIONE È CONSIGLIATA AD UN PUBBLICO STRANIERO<div style="margin-bottom: 0cm;">
Tanto per concludere il discorso... Esiste qualcosa di più orritante (che non è un errore ma proprio la crasi di due parole) dello spot Vivident Blast 2011 in onda a tutte le ore su tutti i canali d'Italia? Certo che esiste. È quello che va in onda su tutti i canali del resto del mondo. Amo questo paese, a volte la censura è davvero un'ottima cosa. Ecco a voi la versione originale e non epurata dalle ingerenze della Chiesa dello spot. Vomitate con cautela.</div>
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<br /></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<iframe allowfullscreen="" frameborder="0" height="349" src="http://www.youtube.com/embed/WpXD3qJF2uc" width="560"></iframe> </div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
Lady Blablahttp://www.blogger.com/profile/00447903395631371500noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3250259006402856582.post-50931329488516734912011-07-06T16:09:00.019+02:002013-10-24T14:20:30.613+02:00Un creativo si è fatto una canna e c'è chi grida al miracolo<span style="font-family: arial;"><iframe allowfullscreen="" frameborder="0" height="349" src="http://www.youtube.com/embed/ltKvROw-5Gw" width="560"></iframe><br />
<br />
Mi scuso in anticipo, ma oggi mi vedo costretta ad utilizzare una serie di maleparole, cosa che in genere non amo fare, a puro scopo esplicativo. </span><br />
<div face="arial" style="font-family: arial; font-style: normal; font-weight: normal; margin-bottom: 0cm;">
Esiste, nel mondo dei creativi della comunicazione, una ben collaudata tecnica per valutare l'efficacia o meno di un messaggio pubblicitario. È la famosa tecnica del “mecojoni” e dello “sticazzi” (mi scuso ancora.) Ecco come funziona: si ripete ad alta voce il messaggio della campagna che si sta elaborando, se in conclusione di esso viene spontaneo esclamare “mecojoni!” allora vuol dire che il messaggio funziona; se invece, altrettanto naturalmente, la conclusione di gran lunga migliore risulta essere uno “sticazzi...”, allora significa che il messaggio in questione non è poi così interessante. Si badi bene che lo “sticazzi” va inteso nel senso romano del termine e cioè come un “e chi se ne frega. Tutto ciò mi scivola addosso come se mi fossi deterso di olii a mo' di un atleta dell'antica grecia!” e non nel senso milanese in cui “sticazzi” viene invece più spesso adoperato proprio come il nostro “mecojoni”. Detto ciò facciamo un esempio pratico: </div>
<div face="arial" style="font-family: arial; font-style: normal; font-weight: normal; margin-bottom: 0cm;">
</div>
<div style="font-family: arial; font-style: normal; font-weight: normal; margin-bottom: 0cm;">
<span style="color: black;"><span style="background-attachment: scroll; background-color: transparent; background-image: none; background-position: 0% 0%;">“<span style="font-size: 100%;"><i><span style="font-style: normal;">Volkswagen. Das Auto.”</span></i> - “Mecojoni!”; </span></span></span> </div>
<div style="font-family: arial; font-style: normal; font-weight: normal; margin-bottom: 0cm;">
<span style="color: black;"><span style="background-attachment: scroll; background-color: transparent; background-image: none; background-position: 0% 0%;">“<span style="font-size: 100%;">Gran Soleil. Delizia il palato, favorisce la digestione.” - “Eh sticazzi!” </span></span></span><br />
<br />
<span style="color: black; font-family: arial;"><span style="font-size: 100%;"><span style="background-attachment: scroll; background-color: transparent; background-image: none; background-position: 0% 0%;">Questa premessa era d'obbligo dal momento che sento il bisogno di denigrare uno spot che ogni qualvolta che si conclude mi strappa dai pensieri naturalmente e senza sforzo un grande, sonoro ed enorme “sticazzi”, frammisto a un vago senso di indignazione ed odio nei confronti del genere umano.</span></span></span><br />
<span style="color: black; font-family: arial;"><span style="font-size: 100%;"><span style="background-attachment: scroll; background-color: transparent; background-image: none; background-position: 0% 0%;"> </span></span></span> <br />
<span style="font-family: arial;"></span> </div>
<div style="font-family: arial; font-family: arial; margin-bottom: 0cm;">
<span style="color: black;"><span style="font-size: 100%;"><span style="font-style: normal;"><span style="font-weight: normal;"><span style="background-attachment: scroll; background-color: transparent; background-image: none; background-position: 0% 0%;">Eppure ho scoperto con enorme sdegno, incredulità e amarezza, che tale spot pare invece essere acclamato da una coro di “mecojoni”. Lo confermano la sua presenza tra i video più visti di YouTube, il 3° posto come video più condiviso su Facebook nel mese di giugno e le 41.664 persone a cui piace la pagina “Sono una marionetta IA IA OHHH!</span></span></span></span></span><span style="color: black;"><span style="font-weight: normal;"><span style="background-attachment: scroll; background-color: transparent; background-image: none; background-position: 0% 0%;">”.</span></span></span><br />
<span style="color: black;"><span style="font-weight: normal;"><span style="background-attachment: scroll; background-color: transparent; background-image: none; background-position: 0% 0%;"><br />
</span></span></span></div>
<div style="font-family: arial; font-family: arial; margin-bottom: 0cm;">
<span style="color: black;"><span style="font-weight: normal;"><span style="background-attachment: scroll; background-color: transparent; background-image: none; background-position: 0% 0%;">Smettiamo per un momento di chiederci chi sono quelli che votano Berlusconi e cerchiamo invece di capire perchè esistono persone che osannano questo spot ed asseriscono di non riuscire a smettere di ridere quando lo vedono. </span></span></span><br />
<span style="color: black;"><span style="font-weight: normal;"><span style="background-attachment: scroll; background-color: transparent; background-image: none; background-position: 0% 0%;"> </span></span></span> </div>
<div style="font-family: arial; font-family: arial; margin-bottom: 0cm;">
<span style="color: black;"><span style="font-weight: normal;"><span style="background-attachment: scroll; background-color: transparent; background-image: none; background-position: 0% 0%;">Sto parlando dell'ultima pubblicità della famosa marca di gomme il cui nome richiama alla mente la grande vitalità degli organi addetti alla masticazione che abbiamo infissi nelle mascelle. Cercando in rete notizie e opinioni a riguardo, ho trovato un larghissimo e preoccupante abuso della parola “geniale”, ma fortunatamente anche un assai frequente uso del termine “orrendo". Personalmente il contenuto dello spot è per me spiacevole quasi quanto il ripieno del confettto. Così come spiacevole è leggere gli entusiastici commenti su YouTube e sulla pagina di Facebook, da far venire i brividi.</span></span></span><br />
<span style="color: black;"><span style="font-weight: normal;"><span style="background-attachment: scroll; background-color: transparent; background-image: none; background-position: 0% 0%;"><br />
</span></span></span></div>
<div style="font-family: arial; font-family: arial; margin-bottom: 0cm;">
<span style="color: black;"><span style="font-weight: normal;"><span style="background-attachment: scroll; background-color: transparent; background-image: none; background-position: 0% 0%;">Si, come no, vabbè, il nonsense e la comicità demenziale, che sappiamo bene cosa sono e che mi sembra altamente offensivo mettermi a spiegare, ma francamente io qui vedo molto di demenziale e nulla, ma proprio nulla di comico. A chi dice che in giro c'è di molto peggio, vorrei rispondere che il molto che c'è di peggio non ha però la velleità di apparire “fico”, “fuori dagli schemi” o “di rottura” come questo chiaramente vorrebbe. C'è poi chi dice “almeno è originale, diverso dal solito!” e a questi potrei rspondere con fiumi di parole e valanghe di link, ma mi limiterò a questi due:</span></span></span><br />
<span style="color: black;"><span style="font-weight: normal;"><span style="background-attachment: scroll; background-color: transparent; background-image: none; background-position: 0% 0%;"> <a href="http://www.youtube.com/watch?v=TCQBZmT2M8c"><iframe allowfullscreen="" frameborder="0" height="349" src="http://www.youtube.com/embed/TCQBZmT2M8c" width="425"></iframe></a></span></span></span></div>
<div style="font-family: arial; font-family: arial; margin-bottom: 0cm;">
<span style="color: black;"><span style="font-weight: normal;"><span style="background-attachment: scroll; background-color: transparent; background-image: none; background-position: 0% 0%;"> </span></span></span><br />
<span style="color: black;"><span style="font-weight: normal;"><span style="background-attachment: scroll; background-color: transparent; background-image: none; background-position: 0% 0%;"><a href="http://www.youtube.com/watch?v=XK6d_ega3hQ"><iframe allowfullscreen="" frameborder="0" height="349" src="http://www.youtube.com/embed/XK6d_ega3hQ" width="425"></iframe></a></span></span></span></div>
<div style="font-family: arial; font-family: arial; margin-bottom: 0cm;">
<span style="color: black;"><span style="font-weight: normal;"><span style="background-attachment: scroll; background-color: transparent; background-image: none; background-position: 0% 0%;">C'è poi persino qualcuno secondo cui addiruttura questo spot </span></span></span><br />
<span style="color: black;"><i><span style="font-weight: normal;"><span style="background-attachment: scroll; background-color: transparent; background-image: none; background-position: 0% 0%;">“è riuscito a </span></span></i></span><b style="font-weight: normal;"><span style="color: black;"><i><span style="background-attachment: scroll; background-color: transparent; background-image: none; background-position: 0% 0%;">sovvertire il flusso dinamico virale, spostando l’ideavirus dalla TV alla rete</span></i></span></b><span style="color: black; font-weight: bold;"><i><span style="font-weight: normal;"><span style="background-attachment: scroll; background-color: transparent; background-image: none; background-position: 0% 0%;"> (...)</span></span></i></span><span style="color: black; font-weight: bold;"><span style="font-weight: normal;"><span style="background-attachment: scroll; background-color: transparent; background-image: none; background-position: 0% 0%;"> </span></span></span><span style="color: black; font-weight: bold;"><i><span style="font-weight: normal;"><span style="background-attachment: scroll; background-color: transparent; background-image: none; background-position: 0% 0%;">Lo spot non strappa più che un sorriso ad una prima impressione. Se invece ci fermiamo ad analizzarne lo script, ci</span></span></i></span><span style="color: black; font-weight: bold;"><span style="font-weight: normal;"><span style="background-attachment: scroll; background-color: transparent; background-image: none; background-position: 0% 0%;"> </span></span></span><span style="color: black; font-weight: bold;"><i><span style="font-weight: normal;"><span style="background-attachment: scroll; background-color: transparent; background-image: none; background-position: 0% 0%;">accorgiamo che c’è un meme virale, di tipo testuale. La locuzione “</span></span></i></span><b style="font-weight: bold;"><span style="color: black;"><i><span style="background-attachment: scroll; background-color: transparent; background-image: none; background-position: 0% 0%;">C’è una cosa che devo dirti</span></i></span></b><span style="color: black; font-weight: bold;"><i><span style="font-weight: normal;"><span style="background-attachment: scroll; background-color: transparent; background-image: none; background-position: 0% 0%;">. </span></span></i></span><b style="font-weight: bold;"><span style="color: black;"><i><span style="background-attachment: scroll; background-color: transparent; background-image: none; background-position: 0% 0%;">Non sono… Sono… </span></i></span></b><span style="color: black; font-weight: bold;"><i><span style="font-weight: normal;"><span style="background-attachment: scroll; background-color: transparent; background-image: none; background-position: 0% 0%;">”</span></span></i></span><span style="color: black; font-weight: bold;"><span style="font-weight: normal;"><span style="background-attachment: scroll; background-color: transparent; background-image: none; background-position: 0% 0%;"> </span></span></span><span style="color: black;"><i><span style="font-weight: normal;"><span style="background-attachment: scroll; background-color: transparent; background-image: none; background-position: 0% 0%;">ha un connotato virale che sta nella sua facilità di reinterpretazione e<span style="font-weight: bold;"> </span>personalizzazione immediata da parte degli utenti, che hanno infatti creato una <a href="http://www.facebook.com/Sono.una.marionetta.iaiaoh" target="_blank">pagina fan</a> davvero molto fortunata, alimentata tuttora in modo autonomo dagli utenti. Questo spot è forse il miglior esempio di contenuto virale made-in-tv degli ultimi tempi. Tutti in pratica si prodigano a “rivelare qualcosa di sé”, o a trovare battute più o meno riuscite.”<a class="sdfootnoteanc" href="http://www.blogger.com/post-edit.g?blogID=3250259006402856582&postID=5770733738200422973#sdfootnote1sym" name="sdfootnote1anc"><sup>1</sup></a></span></span></i></span><br />
<span style="color: black;"><i><span style="font-weight: normal;"><span style="background-attachment: scroll; background-color: transparent; background-image: none; background-position: 0% 0%;"><sup> </sup><br />
</span></span></i></span></div>
<div style="font-family: arial; font-family: arial; margin-bottom: 0cm;">
<span style="color: black;"><span style="font-style: normal;"><span style="font-weight: normal;"><span style="background-attachment: scroll; background-color: transparent; background-image: none; background-position: 0% 0%;">Ideavirus... Flusso dinamico virale... Raggio fotonico.... A me sembra un caro vecchio e semplicissimo<span style="font-style: italic;"> tormentone</span> (tra i più stupidi degli ultimi 150 anni oltreutto). Il fatto che poi oggi esista Facebook non fa che offrirgli un canale in più per diffondersi e frantumarceli a dovere. </span></span></span></span><br />
<span style="color: black;"><span style="font-style: normal;"><span style="font-weight: normal;"><span style="background-attachment: scroll; background-color: transparent; background-image: none; background-position: 0% 0%;"> </span></span></span></span> </div>
<div style="font-family: arial; font-family: arial; font-style: normal; margin-bottom: 0cm;">
<span style="color: black;"><span style="font-weight: normal;"><span style="background-attachment: scroll; background-color: transparent; background-image: none; background-position: 0% 0%;">La triste verità è che, tra Raffaella Carrà che annuncia i risultati delle analisi del sangue nello show del colesterolo e le goccioline danzanti ururusarara, c'è una puntata di Cico e Paco che probabilmente i regazzetti tra gli oltre 40.000 iscritti alla pagina non hanno nemmeno mai visto in vita loro. La verità è che siamo talmente assuefatti alla Ferilli di “beatochiseofà il sofà” che vediamo un'idea (sia pure riciclata e peggiorata) e la scambiamo per genio puro. Certo che quando si combatte contro “Brava Giovanna” è facile far parlare di sé con un uomo con le tette e una marionetta che enuncia sé stessa ragliando sulle note di “nella vecchia fattoria”. Vi piace vincere facile eh? È proprio vero: il sonno della ragione genera mostri e noi stiamo diventando mostruosamente stupidi e sempre più facilmente accontentabili. Si, certo, lo so bene, l'importante è che se ne parli. Allora complimenti vivissimi ai creativi e all'azienda, non discuto il loro successo. Inorridisco però constatando che il target sia quello dei giovanissimi e che, ahimè, basti uno spot come questo per centrarlo in pieno.<br />
</span></span></span></div>
<div class="sdfootnote" style="font-family: arial;">
<a class="sdfootnotesym" href="http://www.blogger.com/post-edit.g?blogID=3250259006402856582&postID=5770733738200422973#sdfootnote1anc" name="sdfootnote1sym">1</a> http://www.ilovegreen.it/viral-marketing-2/case-study-vivident-blast-le-marionette-e-il-virus-della-replicabilita/</div>
<div class="sdfootnote" style="font-family: arial;">
<br /></div>
Lady Blablahttp://www.blogger.com/profile/00447903395631371500noreply@blogger.com11tag:blogger.com,1999:blog-3250259006402856582.post-51787055439179705902011-05-23T14:28:00.013+02:002013-10-24T14:53:20.204+02:00DI MILO IN PEGGIO. L'Infante sul 2.<span style="font-family: Arial,sans-serif;"><span style="font-size: 100%;">Milo, un nome che mi fa pensare a un gatto o ai due cuori p</span></span><span style="font-family: Arial,sans-serif;"><span style="font-size: 100%;">er la pallavolo “Mila e Shiro” che quasi tutti abbiamo, almeno una volta nella vita, chiamato erroneamente “Milo e Shira”. </span></span><br />
<div style="font-family: arial; font-style: normal; font-weight: normal; margin-bottom: 0cm;">
</div>
<div style="font-family: arial; font-style: normal; font-weight: normal; margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: 100%;">Un nome... ed una faccia, ultimamente sempre più color carloconti con la differenza che il color carloconti, che Carlo Conti ha faticosamente ottenuto sotto l'influsso di ripetute lampade, sul Milo viene riprodotto attraverso una mistura di fondotinta, fard e terra rossa campodatennis che lo rendono un incrocio tra il cadavere trucc</span><span style="font-size: 100%;">ato di <i>Week end con il morto</i> e un maestro di sci della Val Gardena. </span> </div>
<div style="font-family: arial; font-style: normal; font-weight: normal; margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: 100%;">Una faccia... e le sue grandi narici che si dilatano con soddisfazione ogni qualvolta emette frasi illuminanti o toccanti o sorprendenti e lo s</span><span style="font-size: 100%;">ottolinea scuotendo un poco il capo come a dire: “Noooo? Non vi sembra anche a voi? E' chiaro che se Michele è uscito di casa alle 13 e 27 non può aver avuto il tempo di comprare il pane, mettere l'acqua sul fuoco, calare 1Kg di pasta, dei quali 950 grammi per la moglie e la figlia e 50 per lui, sparecchiare, lavare i piatti, asciugarli e poi riposarsi sulla sedia a sdraio della cucina su cui </span><span style="font-size: 100%;">pare dormisse anche di notte... No? Non sembra anche a voi? Altrimenti do</span><span style="font-size: 100%;">bbiamo pensare che tutto quello che abbiamo detto fino ad ora non sono altro c</span><span style="font-size: 100%;">he mere illazioni fondate sul nulla dette tanto per chiacchierare da gente che viene qui perché non ha voglia di lavorare.”</span></div>
<div style="font-family: arial; font-style: normal; font-weight: normal; margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: 100%;">Come è potuto accadere, </span><span style="font-size: 100%;">mi domando, che questo ex uomo qualunque, anche un po' impacciato, abbia potuto trasformarsi in questa figura mitologica metà conduttore e metà PM </span><span style="font-size: 100%;">dal volto rovente paonazzo, </span><span style="font-size: 100%;">che annienta i suoi rivali spruzzando fumo dalle sue enormi narici come un novello Drago Pulisan?</span> Con spietata veemenza egli sovrasta la voce dei suoi inviati e dei suoi ospiti aumentando gradualmente e inesorabilmente il volume e la velocità del fraseggio, incurante di loro e del pubblico a casa che a stento riesce a decifrare il discorso. Auguriamoci poi che non accadano inghippi o inconvenienti durante la diretta, altrimenti Il Milo, ove altri si limiterebbero a scusarsi e proseguire, manifesterebbe tutta la sua insofferenza verso chi lavora dietro le quinte con acide frecciate volte a far intendere che in fondo la trasmissione potrebbe portarla avanti tranquillamente da solo, invece di lavorare circondato da incompetenti e ritardati.</div>
<div style="font-family: arial; font-style: normal; font-weight: normal; margin-bottom: 0cm;">
Tale mostro mediatico trae nutrimento dalle disgrazie e sofferenze altrui, in particolare va ghiotto di sparizioni e ritrovamenti di cadaveri. Egli trae forza e nuova linfa ad ogni nuovo particolare svelato, interrogatorio trapelato, intercettazione ambientale intercettata ed ogni qualvolta viene pronunciata la parola “DNA”. Così accade che egli si fomenti e che inebriatosi della sua stessa esaltazione finisca col confondere nomi di vittime e presunti carnefici e allora lo sentiamo chiamare Sara Sabrina e Sabrina Sara (d'altra parte entrambi i nomi cominciano per “Sa”) e poi Sara Yara e Yara Sara (perché, sai com'è, tutti e due finiscono per “ara”) e nessuno gli dice niente, tanto chi se ne frega, se semo capiti lo stesso. </div>
<div style="font-family: arial; font-family: arial; font-style: normal; font-weight: normal; margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: 100%;">A dargli manforte una folta schiera di esperti in disgrazie e un esercito di nientologi di spicco: il direttore di giornale attempato, il direttore di giornale giovane</span><span style="font-size: 100%;">, la psicologa bella, la psicologa brutta e la moglie di Collovati, regina del buon senso e del “è co</span><span style="font-size: 100%;">sì che si vive, che si pensa e che si fa: ossia come facciamo io e mio marito.” Tale Milomutazione è avvenuta in concomitanza con la mutazione di tutta la prima parte del pomeriggio di Rai2 che d'un tratto si è trasformato in <span style="font-style: italic;">Chi l'ha visto</span>.<br />
</span></div>
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<span style="font-size: 100%;">Ringraziamo il cielo che nella seconda parte, quando Milo finito il suo spazio si chiude in camerino a cibarsi di carne umana, subentra la bravissi</span><span style="font-size: 100%;">ma Caterina Balivo. Degna discepola della D'Urso, dalla quale ha appreso le due mosse segrete per trasfo</span><span style="font-size: 100%;">rmarsi all'occorrenza in donna dalla sensibilità spiccata (ossia l'arte di far convergere le sopraccig</span><span style="font-size: 100%;">lia e quella di scoprire l'arcata dentale inferiore), essa completa il pubblico servizio portando finalmente nelle nostre c</span><span style="font-size: 100%;">ase un serio e preparato professionista che parla con gli angeli.<br />
</span></div>
<div style="font-family: arial; font-family: arial; font-style: normal; font-weight: normal; margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: 100%;">E così, subito dopo pranzo, impariamo quanti minuti occorrono per soffocare qualcuno e, all'ora del caffè, come comunicare con questo qualcuno una volta morto. D'altra parte</span><span style="font-size: 100%;"> la vita non è fatta solo di referendum sul nucleare, ele</span><span style="font-size: 100%;">zio</span><span style="font-size: 100%;">ni amministrative e bollette da pagare, esiste anche la morte violenta ed è giusto ricordarlo.</span></div>
<div face="arial" style="font-family: arial; font-style: normal; font-weight: normal; margin-bottom: 0cm;">
<a href="http://www.tgcom.mediaset.it/bin/217.$plit/C_0_articolo_310795_immagine.jpg" onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}"><img alt="" border="0" src="http://www.tgcom.mediaset.it/bin/217.$plit/C_0_articolo_310795_immagine.jpg" style="cursor: hand; cursor: pointer; height: 147px; width: 145px;" /></a><a href="http://www.diaviva.it/DIRECTORS/showreel/img/Drago%20Pulisan.jpg" onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}"><img alt="" border="0" src="http://www.diaviva.it/DIRECTORS/showreel/img/Drago%20Pulisan.jpg" style="cursor: hand; cursor: pointer; height: 76px; width: 208px;" /></a><a href="http://teledicoio.blogosfere.it/images/barbara_faccia_triste_1.jpg" onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}"><img alt="" border="0" src="http://teledicoio.blogosfere.it/images/barbara_faccia_triste_1.jpg" style="cursor: pointer; height: 157px; width: 139px;" /></a><a href="http://www.mondotvblog.com/wp-content/uploads/2009/04/i-sogni-son-desideri-ascolti-ancora-piu-bassi-nella-seconda-puntata.jpg" onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}"><img alt="" border="0" src="http://www.mondotvblog.com/wp-content/uploads/2009/04/i-sogni-son-desideri-ascolti-ancora-piu-bassi-nella-seconda-puntata.jpg" style="cursor: pointer; height: 137px; width: 185px;" /></a></div>
<div face="arial" style="font-style: normal; font-weight: normal; margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: 100%;"><br />
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Lady Blablahttp://www.blogger.com/profile/00447903395631371500noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3250259006402856582.post-65161576858906950352011-05-17T15:58:00.007+02:002013-10-24T12:35:21.543+02:00CHE BRUTTE TESTE GATTO<a href="http://ilcomunicatore.files.wordpress.com/2010/06/olivierotoscanistudio_almonature_6x3_campagna-2010-2-p2.jpg?w=500&h=250" onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}"><img alt="" border="0" src="http://ilcomunicatore.files.wordpress.com/2010/06/olivierotoscanistudio_almonature_6x3_campagna-2010-2-p2.jpg?w=500&h=250" style="cursor: hand; cursor: pointer; float: right; height: 250px; margin: 0 0 10px 10px; width: 500px;" /></a><br />
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<span class="Apple-style-span">Oliviero Toscani come Vasco Rossi: l'uno, nonostante scriva canzoni dal testo “eh beh, eh già, vabbè, più su, più giù, son qua...”, continua ancora ad essere condiviso su facebook (tra l'altro ascoltando il suo ultimo singolo, dal discutibile titolo <i>Manifesto futurista della nuova umanità,</i> avrete come la sensazione che qualcuno vi stia infilando un cavatappi nelle orecchie per stapparvi il cervello); l<span class="Apple-style-span">'altro va dai cinesi a carnevale, compra quattro maschere brutte, le mette a 4 corpi nudi, tisici, di due o tre colori diversi, che si toccano anche un po' e ha dato vita ad un'immagine provocatoria che visto che non si capisce bene cosa voglia effettivamente pubblicizzare allora forse mi sa che è tipo arte.</span></span></div>
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<span class="Apple-style-span">La verità è che non si può partire da un “per te”, “non te lo aspettavi eh”, “eccola qua”, “chi lo sa”, “eeeeeeeeeee”, “ehi<span style="font-style: normal;"><span style="font-weight: normal;">?... ooh Toffee.” e arrivare ad una serie di parole o versi (e non intendo poetici), di al massimo due sillabe, possibilmente accentati sull'ultima vocale, da utilizzare indistintamente per tutta l'ultima parte della propria carriera.</span></span></span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-style: normal;"><span style="font-weight: normal;">A maggior ragione, non si può decidere di fondare l'immagine di una marca di abbigliamento su fotografie d'autore dal tono provocatorio, atte a stupire e far riflettere su temi scottanti che poco e niente hanno a che vedere con l'abbigliamento o la marca in sé, e decidere di declinare questa strategia (all'epoca vincente, originale e innovativa) più o meno così com'è, un po' su tutto, dal detersivo per il cesso al cibo per i cani.</span></span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<span class="Apple-style-span">Senza considerare la discutibile scelta che fa molto “volantino che pubblicizza la ferramenta qua sotto”, ossia quella raccapricciante aggiunta di una lettera (preferibilmente di altra font e altro colore in modo che si capisca bene, ma proprio bene bene) affinché una parola diventi una sorta di neologismo/parola composta al cui interno risulti il nome della marca in questione. Sui puntini di sospensione poi... sospendo il giudizio.</span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<span class="Apple-style-span"><span style="font-style: normal;"><span style="font-weight: normal;">Per cui scherza Toscani, ma non toccare i cani e, visto che il troppo stroppia e “aLmore” is too much, con l'aggiunta delle lettere ti consiglio di stare </span></span><i><span style="font-weight: normal;">c</span></i><span style="font-style: normal;"><b>almo</b></span><span style="font-style: normal;"><b>...</b></span></span></div>
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<span class="Apple-style-span"><b><br />
</b></span></div>
Lady Blablahttp://www.blogger.com/profile/00447903395631371500noreply@blogger.com3tag:blogger.com,1999:blog-3250259006402856582.post-14720061352362150892011-05-04T15:30:00.004+02:002015-05-19T15:46:14.635+02:00EH BRAVA GIOVANNA, CARA LA NOSTRA PENNELLESSA<div style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Arial,sans-serif;"><span style="font-size: 100%;">Ormai lo conosciamo da anni, il viscido marito in vestaglia che si affaccia nel signoril terrazzo per supervisionare la consorte che, aiutata da Giovanna, vernicia allegramente di un incomprensibile verde una gigantesca gabbia per uccelli (ops, chiedo scusa). </span></span> </div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Arial,sans-serif;"><span style="font-size: 100%;">Con lei la Giovanna, arrampicata su di essa con un piede solo e la gambetta piegata all'indietro, comodamente vestita in tenuta da lavoro (ossia crestina, reggicalze e deretano), risponde con lo sguardo ammiccante all'intelligente domanda di lui: “Cosa state facendo?” </span></span> </div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Arial,sans-serif;"><span style="font-size: 100%;">(E che non lo vedi? Te sei svegliato mo, guarda che qui è già da ore che si è in piena attività!) </span></span> </div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
“<span style="font-family: Arial,sans-serif;"><span style="font-size: 100%;">Sto verniciando (vestita di seta bianca e con le perle al collo) e Giovanna (la ragazza che l'altra notte hai tolto dalla strada per offrirle un lavoro onesto in casa nostra) mi aiuta.”</span></span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Arial,sans-serif;"><span style="font-size: 100%;">Giovanna fa un birichino e pericolosissimo cenno di saluto con il capo che potrebbe farla irrimediabilmente sbilanciare. Lui la guarda e colpito le dice: “Brava Giovanna (che vernici)” e poi ripete: “brava (che sei riuscita a non cadere, nonostante quel birichino cenno di saluto con il capo).” </span></span> </div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Arial,sans-serif;"><span style="font-size: 100%;">Poi la moglie sorride ammiccante al marito, che sorride ammiccante a Giovanna, che sorride ammiccante portandosi un dito alla bocca (certamente per controbilanciare il peso della sua precaria postura e non per ammiccare ulteriormente a chicchessia, come potrebbero pensare i maliziosi).</span></span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Arial,sans-serif;"><span style="font-size: 100%;">Il tutto si conclude dunque con gli sguardi e i sorrisi ammiccanti dei tre, che nel frattempo si interrogano su quanto ancora ci vorrà perché il Fernovus si asciughi, permettendo loro di utilizzare la maxi-gabbia per le acrobazie sessuali di cui di lì a poco saranno protagonisti.</span></span></div>
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<iframe allowfullscreen="" frameborder="0" height="349" src="http://www.youtube.com/embed/mIrnJzCkfJU" width="425"></iframe><br /></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Arial,sans-serif;"><span style="font-size: 100%;">Ma il mondo di oggi cambia in fretta e se un'azienda vuole restare al passo con i tempi anche gli spot devono cambiare.</span></span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Arial,sans-serif;"><span style="font-size: 100%;">Oggi la signora ha capito che verniciare non fa per lei, per cui si limita a guardare gli altri che lo fanno, mentre lei è intenta a sorseggiare il suo caffè e ad indossare le perle. Il marito vestaiolo, terminata la carriera di alzatore di sopracciglia, ormai non è che una voce proveniente dalla camera da letto, dove passa le giornate a vegetare in preda alla nostalgia del passato e a domandare insistentemente, come un disco rotto, se “è tornata Giovanna”. La moglie, paziente, gli dà sempre la medesima risposta: “Certo, sta verniciando.”</span></span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Arial,sans-serif;"><span style="font-size: 100%;">La signora, con il marito ridotto in questo stato e avendo capito che oltre a Giovanna ci sono anche tanti bravi giovinotti assai abili con il pennello (ops... chiedo scusa), ne ha assoldati ben due. </span></span> </div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Arial,sans-serif;"><span style="font-size: 100%;">Ma la Giovanna anche si è evoluta, infatti, oltre ad aver subìto un trapianto di faccia e capelli, ha anche intelligentemente capito che per determinate mansioni è più opportuno indossare nu jeans, na majietta e le scarpe antinfortunistica. La ragazza, aiutata dai due aitanti giovinotti, vernicia il cancello della signoril magione sorridendo ammiccante a destra, a sinistra, in alto, in basso, fino a creare una danza al suono del jingle “Brava giovanna, bravaaaa” in cui, in una specie di quadriglia, Giovanna e la signora sfilano ammiccanti, trionfanti e sorridenti tra i due baldi e riverenti giovini (N.B. quello a destra). Tutto questo mentre i quattro aspettano che il Fernovus si asciughi, permettendo loro di utilizzare il cancello per le nuove acrobazie sessuali di cui saranno di lì a poco protagonisti, eccezion fatta per l'ignaro marito vaneggiante, che dalla sua stanza continuerà a chiedere, senza peraltro ricevere risposta, se è tornata Giovanna. </span></span> </div>
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<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<iframe width="320" height="266" class="YOUTUBE-iframe-video" data-thumbnail-src="https://i.ytimg.com/vi/y8Vphp57-_Y/0.jpg" src="https://www.youtube.com/embed/y8Vphp57-_Y?feature=player_embedded" frameborder="0" allowfullscreen></iframe></div>
<span style="font-family: Arial,sans-serif;"><span style="font-size: 100%;">È evidente la grande sensibilità del signor Saratoga nei confronti di importanti questioni come la parità dei sessi o le nuove tipologie di famiglie allargate e “alternative” di oggi. Siamo infatti passati da una Giovanna cameriera sexy a una Giovanna tuttofare in hot pants. Sopratutto, siamo passati da un normalissimo, ma piuttosto retrogrado, menage a trois a una relazione specchio della libertà dei tempi moderni, in cui la moglie lascia perdere il marito per intrattenersi con Giovanna e i giovanotti, in un equilibrato e politicamente assai più corretto 2 contro 2.</span></span></div>
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Lady Blablahttp://www.blogger.com/profile/00447903395631371500noreply@blogger.com3