lunedì 26 settembre 2011

LE METAMORFOSI DI OLIVIO

Lo scorso carnevale Oliviero Toscani si recava in un negozo di cinesi in cerca di alcune brutte teste di animali per la campagna Almo Nature (ne ho parlato qui, leggete e comprendetene tutti). 

Ecco come si svolsero i fatti: 
 
Cinese: “Ecco pellei teste di animali: tolo, pecola, polco, gallo....”

Toscani: “No guardi, queste non vanno bene, a me servono delle teste di animali domestici, capito? Cani, gatti...”

Cinese: “Ah, capito capito. Ma pel animali domestici non ho teste. Solo maschele. Maschele bellissime. Con queste fai bellissime foto.” 
 
Toscani: “No, le maschere no... mamma mia quanto sono cheap, che orrore. Vabbè ormai l'idea è venduta. Ok mi hai convinto.” 
 
Cinese: “Signol Olivielo, plendi anche queste teste di tolo, pecola, polco e gallo... Bellissime!”

Toscani: “Ma no! Quelle no, non mi servono... Che ci faccio?” 
 
Cinese: “Altla foto?” 
 
E fu così che nacque la nuova campanga Relish per la collezione autunno-inverno 2011: 4 corpi nudi, muscolosi e di due o tre colori diversi che toccano un po' una ragazza, con un vestito che per non dire che è brutto dirò che non mi piace, dando vita ad un'immagine provocatoria che visto che non si capisce bene cosa voglia effettivamente pubblicizzare allora forse mi sa che è tipo un acquisto sbagliato al negozio dei cinesi. 
 
Dice il comunicato stampa che annuncia l'uscita della campagna: “Questa immagine è dedicata a tutte quelle donne che pensano che gli uomini sono degli animali!”
A me sembra che questo marchio voglia invece rivolgersi a quelle donne che passano le loro giornate escogitando il miglior modo per agghindarsi in una guisa tale da far imporcilire gli uomini, per poi bearsene tra sé e sé.


A parte questo, guardando iersera passando per strada l'onnipresente affissione pensavo: “Non è possibile. Lo ha fatto di nuovo. Come hanno potuto permetterglielo il nuovo cliente, il vecchio cliente e la sua coscienza interiore?”
Incredibile ma vero. La campagna è realizzata da Oliviero Toscani che a distanza di pochi mesi ci rifila, oltre all'ormai obsoleto approccio provocatorio gratuito e scollegato dal prodotto, lo stesso atteggiamento, lo stesso effetto, le stesse luci, la stessa composizione, le stesse facce di cartapesta su corpi nudi e lo stesso concetto (siamo come gli animali) più o meno così com'è traslandolo dal cibo per i cani ai vestiti da donna. Rimaniamo in attesa del detersivo per il cesso (c'è sempre Anitra wc). Ah scusate, è cambiato lo sfondo, questo sì. Operazione senza eguali, quella appena compiuta, che sfida il copyright di sé stesso, il vecchio e il nuovo cliente e l'intelligenza dei consumatori (o forse dovrei dire consuma tori, vista tutta questa ossessione per le bestie). 
 
Come non pensare a quegli attempati titolari di agenzie che ciclicamente ripropongono le loro “idee” obbligando i loro copy e art a renderle delle proposte creative? Ricordo un mio vecchio capo che amava trastullarsi con +, -, positivo, negativo, less is more e tutti i suoi derivati e un altro vecchio capo che ogni tre mesi ritirava fuori l'idea di un visual con un maialino-salvadanaio gonfiabile. Quest'ultimo soleva anche ripetere che la creatività dura al massimo 15 anni e mi sa che aveva proprio ragione. Tutta la mia solidarietà e compassione a coloro che lavorano alacremente cercando di far quadrare questi cerchi alla testa. Vi prego, se qualcuno tra voi ha avuto simili esperienze, di scriverlo nei commenti a questo post in modo che possiate ricevere la vostra dose di pietà. 

Per concludere, visto che nell'altro post consigliavo a Toscani di stare calmo, in questo decido di assecondare la sua passione suggerendogli di stare manzo, augurandogli al contempo di essere presto ingaggiato da Chanteclair il gallo del pulito, dal pennello cinghiale o da una ditta di arrosticini di pecora abbruzzesi, in modo da poter realizzare altre due o tre campagne con le suddette teste e ammortizzare così del tutto la spesa dal cinese.

*per completezza aggiungo la precedente e discussa campagna di Relish realizzata dall'agenzia F&P Friends, che mi sembra confermare la mia interpretazione sul tipo di donna che questo brand intende invogliare.



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4 commenti:

  1. cmq da Benetton ai suddetti marchi, il nostro è caduto ben in basso...mi sembra tanto il tipico noto attore americano che senza più carisma in patria per fare film si trasferisce in oriente a fare campagne pubblicitarie inutili ma molto ben pagate... (lost in translation docet)

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  2. ...come carta igienica vetrata: a lungo andare, mooolto irritante.

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  3. grazie! mA cosa? Il post? Olivio? le teste di gatto? Relish? grazie!

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