venerdì 13 aprile 2012

CHI VEDE SKY SI VEDE, CHI NON CE L'HA JE RODE. Prima non capivo, poi quando ho capito non ho capito lo stesso.

Ho visto mamma alla fermata del treno.
Abbiamo passato la notte a Hollywood.
Non riuscivo a staccare gli occhi dallo schermo.
Fatto pace con la tecnologia?
La mia serie TV la porto in tasca.
Con il tasto pausa riesco a fermare me, 'sì quando voglio.

Eh? Che ha detto? Chi è? Che vuole? Che fa? Eh?

In un mio vecchio post avevo parlato della famosa tecnica del mecojoni e dello sticazzi per valutare l'efficacia o meno di un messaggio pubblicitario: 

"Si ripete ad alta voce il messaggio della campagna che si sta elaborando, se in conclusione di esso viene spontaneo esclamare “mecojoni!” allora vuol dire che il messaggio funziona; se invece, altrettanto naturalmente, la conclusione di gran lunga migliore risulta essere uno “sticazzi...”, allora significa che il messaggio in questione non è poi così interessante. Si badi bene che lo “sticazzi” va inteso nel senso romano del termine e cioè come un “e chi se ne frega. Tutto ciò mi scivola addosso come se mi fossi deterso di olii a mo' di un atleta dell'antica grecia!” e non nel senso milanese in cui “sticazzi” viene invece più spesso adoperato proprio come il nostro “mecojoni”. Detto ciò facciamo un esempio pratico:
Volkswagen. Das Auto. - Mecojoni!
Gran Soleil. Delizia il palato, favorisce la digestione. - Eh sticazzi!”

Ora facciamo un esercizio. Scriviamo le frasi, stavolta tutte giuste, dell'ultimo spot di Sky.

Ho visto Obama alla fermata del tram (C'ho un cappello strano e le All Star). “Eh sticazzi!”
Abbiamo passato la notte a Hollywood. (Io sono seria, mio marito ride, mia figlia c'ha le sue cose.) “Eh sticazzi!”
Non riuscivo a staccare gli occhi dallo schermo. (Il sincro tra le labbra e quello che dico non è perfetto, lo so.) “Eh sticazzi!”
Fatto pace con la tecnologia? (Ma è una domanda o un'affermazione?) “Eh sticazzi!”
La mia serie TV la porto in tasca. (La mia amica riccia c'ha la ridarola.) “Eh sticazzi!”
Con il tasto pausa riesco a fermare Messi quando voglio. (Se non sai chi è Messi sei uno sfigato. Io c'ho 7 anni ma già sono un fico, come tutti gli altri in questo spot.) “Eh sticazzi!”

Io faccio parte di quelle persone che hanno la canotta sporca di sugo, gli sudano le ascelle e non hanno Sky. Ma Sky è bellissimo, è stupendo, è un altro modo di fare televisione, un modo vivo, creativo, alla continua ricerca di cose nuove. È talmente tanto più bello della sordida TV generalista che non riesco a capire questa necessità di gratificare i propri abbonati dando loro questa immagine da maniaco depressivi radicalchiccosi.

Questo spot mi mette a disagio. Per carità, probabilmente è fatto apposta e cioè intende proprio gratificare e fidelizzare i possessori di Sky piuttosto che far venire la voglia di abbonarsi agli altri. Tutte queste frasi in libertà con facce da maniaci, sguardi persi nel vuoto e frasi a tratti incomprensibili di Mucciniana memoria (tanto chi è un fico capisce, che quello che ci interessa è essere capiti dai fichi, mica da quelli che si vedono Ballando con le stelle); tutte queste persone fiche che non hanno alcun problema a fare il gioco dell'equilibrio sul muretto con un cappello in testa e che sicuramente avranno dei figli biondi e fanno il Designer o il Fotografo o la Sciura; tutto questo atteggiamento che fa molto “noi abbiamo capito tutto e gli altri sono dei poveretti” non mi lascia una grande simpatia nei confronti di chi ha Sky.

Menomale che io Sky non ce l'ho e menomale però che ho la possibilità di guardarlo sempre quando sto in un'altra casa. Una casa in cui fortunatamente non abita nessuna delle persone orrende descritte in questo spot.



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