mercoledì 6 luglio 2011

Un creativo si è fatto una canna e c'è chi grida al miracolo



Mi scuso in anticipo, ma oggi mi vedo costretta ad utilizzare una serie di maleparole, cosa che in genere non amo fare, a puro scopo esplicativo.

Esiste, nel mondo dei creativi della comunicazione, una ben collaudata tecnica per valutare l'efficacia o meno di un messaggio pubblicitario. È la famosa tecnica del “mecojoni” e dello “sticazzi” (mi scuso ancora.) Ecco come funziona: si ripete ad alta voce il messaggio della campagna che si sta elaborando, se in conclusione di esso viene spontaneo esclamare “mecojoni!” allora vuol dire che il messaggio funziona; se invece, altrettanto naturalmente, la conclusione di gran lunga migliore risulta essere uno “sticazzi...”, allora significa che il messaggio in questione non è poi così interessante. Si badi bene che lo “sticazzi” va inteso nel senso romano del termine e cioè come un “e chi se ne frega. Tutto ciò mi scivola addosso come se mi fossi deterso di olii a mo' di un atleta dell'antica grecia!” e non nel senso milanese in cui “sticazzi” viene invece più spesso adoperato proprio come il nostro “mecojoni”. Detto ciò facciamo un esempio pratico:
Volkswagen. Das Auto.” - “Mecojoni!”;
Gran Soleil. Delizia il palato, favorisce la digestione.” - “Eh sticazzi!” 

Questa premessa era d'obbligo dal momento che sento il bisogno di denigrare uno spot che ogni qualvolta che si conclude mi strappa dai pensieri naturalmente e senza sforzo un grande, sonoro ed enorme “sticazzi”, frammisto a un vago senso di indignazione ed odio nei confronti del genere umano.
 
Eppure ho scoperto con enorme sdegno, incredulità e amarezza, che tale spot pare invece essere acclamato da una coro di “mecojoni”. Lo confermano la sua presenza tra i video più visti di YouTube, il 3° posto come video più condiviso su Facebook nel mese di giugno e le 41.664 persone a cui piace la pagina “Sono una marionetta IA IA OHHH!”.

Smettiamo per un momento di chiederci chi sono quelli che votano Berlusconi e cerchiamo invece di capire perchè esistono persone che osannano questo spot ed asseriscono di non riuscire a smettere di ridere quando lo vedono. 
 
Sto parlando dell'ultima pubblicità della famosa marca di gomme il cui nome richiama alla mente la grande vitalità degli organi addetti alla masticazione che abbiamo infissi nelle mascelle. Cercando in rete notizie e opinioni a riguardo, ho trovato un larghissimo e preoccupante abuso della parola “geniale”, ma fortunatamente anche un assai frequente uso del termine “orrendo". Personalmente il contenuto dello spot è per me spiacevole quasi quanto il ripieno del confettto. Così come spiacevole è leggere gli entusiastici commenti su YouTube e sulla pagina di Facebook, da far venire i brividi.

Si, come no, vabbè, il nonsense e la comicità demenziale, che sappiamo bene cosa sono e che mi sembra altamente offensivo mettermi a spiegare, ma francamente io qui vedo molto di demenziale e nulla, ma proprio nulla di comico. A chi dice che in giro c'è di molto peggio, vorrei rispondere che il molto che c'è di peggio non ha però la velleità di apparire “fico”, “fuori dagli schemi” o “di rottura” come questo chiaramente vorrebbe. C'è poi chi dice “almeno è originale, diverso dal solito!” e a questi potrei rspondere con fiumi di parole e valanghe di link, ma mi limiterò a questi due:
 

C'è poi persino qualcuno secondo cui addiruttura questo spot 
“è riuscito a sovvertire il flusso dinamico virale, spostando l’ideavirus dalla TV alla rete (...) Lo spot non strappa più che un sorriso ad una prima impressione. Se invece ci fermiamo ad analizzarne lo script, ci accorgiamo che c’è un meme virale, di tipo testuale. La locuzione “C’è una cosa che devo dirti. Non sono… Sono… ha un connotato virale che sta nella sua facilità di reinterpretazione e personalizzazione immediata da parte degli utenti, che hanno infatti creato una pagina fan davvero molto fortunata, alimentata tuttora in modo autonomo dagli utenti. Questo spot è forse il miglior esempio di contenuto virale made-in-tv degli ultimi tempi. Tutti in pratica si prodigano a “rivelare qualcosa di sé”, o a trovare battute più o meno riuscite.”1
 
Ideavirus... Flusso dinamico virale... Raggio fotonico.... A me sembra un caro vecchio e semplicissimo tormentone (tra i più stupidi degli ultimi 150 anni oltreutto). Il fatto che poi oggi esista Facebook non fa che offrirgli un canale in più per diffondersi e frantumarceli a dovere. 
 
La triste verità è che, tra Raffaella Carrà che annuncia i risultati delle analisi del sangue nello show del colesterolo e le goccioline danzanti ururusarara, c'è una puntata di Cico e Paco che probabilmente i regazzetti tra gli oltre 40.000 iscritti alla pagina non hanno nemmeno mai visto in vita loro. La verità è che siamo talmente assuefatti alla Ferilli di “beatochiseofà il sofà” che vediamo un'idea (sia pure riciclata e peggiorata) e la scambiamo per genio puro. Certo che quando si combatte contro “Brava Giovanna” è facile far parlare di sé con un uomo con le tette e una marionetta che enuncia sé stessa ragliando sulle note di “nella vecchia fattoria”. Vi piace vincere facile eh? È proprio vero: il sonno della ragione genera mostri e noi stiamo diventando mostruosamente stupidi e sempre più facilmente accontentabili. Si, certo, lo so bene, l'importante è che se ne parli. Allora complimenti vivissimi ai creativi e all'azienda, non discuto il loro successo. Inorridisco però constatando che il target sia quello dei giovanissimi e che, ahimè, basti uno spot come questo per centrarlo in pieno.
1 http://www.ilovegreen.it/viral-marketing-2/case-study-vivident-blast-le-marionette-e-il-virus-della-replicabilita/


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11 commenti:

  1. E un saluto speciale a pachito e cichito.

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  2. ... Non mi fido di te... ma grazie comunque.

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  3. Io non l'ho trovato nè geniale nè da "mecojoni", ne di rottura...mi ha fatto semplicemente ridere (forse sarò stupido). Ma una cosa vorrei farti notare; che ora oltre a Youtube e FB ha anche il tuo blog come vetrina e quindi gli hai dato quell'importanza che dal tuo punto di vista non merita. Ma i blog in fondo sono fatti anche per questo, quindi ci sta e ti faccio i complimenti per il post!

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  4. Ti ringrazio moltissimo. Come dicevo nel post faccio i miei complimenti per la riuscita campagna ad agenzia e cliente visto che appunto, come si dice, l'importante è che se ne parli. La questione che mi pongo è piuttosto a monte, e cioè come sia possibile che una cosa del genere riesca ad avere cotanto successo. Ti assicuro che molta gente davvero definisce questo spot geniale e il più bello del 2011, a me invece viene spontaneo inorridire e davvero non posso esimermi dall'esprimere questo mio pensiero foss'anche funzionale alla strategia dei pubblicitari (e se così fosse rinnovo loro il mio plauso). D'altra parte non è che l'obiettivo del mio post sia quello di riuscire a farli vendere di meno, quanto scoprire se esiste qualcun'altro che, come me, non si capacita di quei 44.240 fan
    Grazie assai per il tuo intervento e per i complimenti!

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  5. Ciao...sono l'anonimo di prima, che per pigrizia non si era presentato.
    Eccomi qui!
    Cmq blog simpatico ed interessante, credo diventerò tuo follower e magari ci si scambierà altre opinioni.
    Alla prossima

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  6. Grazie ancora, volentierissssimo. Ho visto il tuo blog, foto magnifiche complimenti davvero. Quel posto in Toscana sembra splendido poi mi fai sapere come si chiama!

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  7. Tra l'altro, lo spot attinge a piene mani anche dal finale del video di "Tapparella" di Elio e in qualche modo dalla soap opera demenziale "Intralci" della Shortcut Production (quelli di Maccio Capatonda).

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  8. Tutti, loro sì, grandissimi maestri. Grazie del commento Luigi.

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  9. io ho solo detto: ma què è Paco&Chico! è ho scrollato le spalle, mettendomi poi a ricordare le fantomatiche battute dei due con la mia amica di sempre.
    eh. che dicessero che era geniale copiare così sfacciatamente (secondo me eh) non me lo sarei mai aspettata ç__ç

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  10. Navigando di blog in blog sono capitato qui e ho letto questo post. Non potevi esprimere meglio quella che più o meno è pure la mia opinione. Non capisco cosa ci sia di divertente in questa pubblicità e come possa piacere csì tanto. Lo capirei al massimo da parte dei bambini, che magari potrebbero ridere nel vedere due persone che si trasformano e che oltrettutto una di loro canticchia un motivetto appunto infantile. Ma dal punto di vista pubblicitario, che senso ha? Io sinceramente mentre scrivo questo commento non saprei nemmeno dirti di che prodotto stiamo parlando, perchè alla fine si parla della pubblicità e non di quello che la pubblicità promuove....Si, ok...ricordo che è la pubblicità di un chewingum...ma quale? Vivident? Vigorsol? Un altro? Non lo saprei nemmeno riconoscere al banco del supermercato...

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