lunedì 31 gennaio 2011

YELLOW SUBHUMAN

Carissima Antonella Elia, da quel che apprendo leggendo la tua pagina su wikipedia hai ormai 48 anni. Né dalla stessa pagina ho potuto in alcun modo dedurre che tu fossi testimonial Stabilo Boss. Per cui ti imploro di rivedere il tuo abbigliamento, se non altro per rispetto nei confronti della trasmissione, che vide i tuoi esordi nell'ormai lontano 1990 (quando di anni ne avevi 27), e per rispetto delle nostre retine che potrebbero non smettere mai più di lacrimare.

Nel salutarti amabilmente ti ricordo che il Dio dei colori creò il giallo fluorescente per evidenziare sulle pagine le parole più importanti stabilendo che questo fosse l'unico caso in cui tali due colori, giallo del pennarello e nero delle parole, potessero convivere insieme. Nel 1971 Stabilo Boss, dopo aver deciso di chiamarsi “Stabilo” proprio per aver voluto contravvenire alla legge “stabilita”, ebbe l'autorizzazione a utilizzare i due colori insieme anche per la foggia del pennarello che ancor oggi porta questo nome. L'azienda volle fare di tale bruciante accostamento il proprio marchio distintivo, sapendo che ne avrebbe avuto per sempre l'esclusiva, dal momento che nessun altro individuo sano di mente avrebbe mai desiderato veder vicini i due colori. Ma in realtà si sbagliò e senza volerlo lanciò la deplorevole moda dei colori fluorescenti che caratterizzò l'ultima fase degli anni '80 e la prima dei '90 (in contrapposizione alla moda di derivazione mondriana dei colori primari, giallo, rosso e blu, che caratterizzò l'ultima fase degli anni '70 e la prima degli '80).

Comunque Antonella, non stai studiando su alcun libro di testo, non sei pagata dalla Stabilo Boss e non siamo nella parte finale degli anni '80, né, tanto meno, nella prima dei '90, sopratutto non ci sei più tu; siamo nel 2011 e tu hai 48 anni, per cui ti consiglio di non farlo mai più e di andarci molto piano, oltre che con i colori, anche con i vestiti orrendi e con le minigonne. Ogni età ha il suo bello e la tua non dovrebbe contemplare straccetti da teatro trovati per caso in un baule dietro le quinte di uno studio di Mediaset qualsiasi, ma alta sartoria della migliore fattura e dei filati più pregiati.


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1 commento:

  1. Gli ani passano anche per la nota subrett... Comunque non sta male con quel pantone.

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