Ho due domande per Gabriele Muccino. Ma vediamo, perché potrebbero diventare 3, 4, addirittura 5.
Ieri sera ho visto Baciami ancora.
Intanto, mi dispiace, ma proprio non riesco ad accettare, pur trattandosi di finzione scenica, che uno dei personaggi protagonisti continui a chiamarsi Giulia e ad essere la stessa che era nel primo film, cambiando completamente i connotati del suo volto come accade in Beautiful (dove hanno oltrepassato ogni limite destabilizzando lo spettatore con ben tre facce di Thorne). Se qualcuno viene a dirmi che non è importante, perché il lavoro di attore consiste proprio in questo e cioè nell'immedesimarsi completamente in un personaggio e bla, bla, bla, io gli rispondo: ok, allora facciamoglielo fare ai Teletubbies il film, che tanto sono attori pure loro e saranno certamente ugualmente credibili. No, non ci sto!
Oltretutto non stiamo parlando di un remake ma del sequel di un film del 2001, non del 1936. Sarebbe stato di gran lunga più credibile se avessero giustificato il tutto con una cosa tipo questa: “Ciao Giulia, vedo che i risultati dell'operazione di chirurgia plastica cui ti sei sottoposta a causa dell'icidente che hai avuto quando, mentre eri isterica e parlavi troppo veloce (a causa di uno dei miei tanti tradimenti), ti è scoppiata la vena della fronte squarciandoti la faccia, migliorano di giorno in giorno. Prima somigliavi alla Mezzogiorno, ora a Elisa di Rivombrosa. Direi che non possiamo lamentarci, trattandosi comunque di due discrete figliole. L'importante è che adesso la vena della fronte che ti si gonfiava in fronte non ce l'hai più!”
Dunque la prima domanda è questa: perché?
La seconda è: perché nei tuoi film ci sono sempre un sacco di Giulie e di Valentine? E perché prediligi il suono della R, associato a quello della S, della T e della doppia C tanto da aver scelto, per ben due dei tuoi sette film (Come te nessumo mai e Ricordati di me), di utilizzare come cognome della famiglia protagonista in un caso Ristuccia e nell'altro Restuccia? Immagino che sia a causa del simpatico e accattivante suono romano di quella doppia CC e sopratutto della fine in “UCCIA”, che fa molto famiglia della zona Trieste con una casa piena di libri e i figli trasandaparioli col motorino sgarrupato.
Ma la domanda che più mi attanaglia dal giorno in cui vidi per la prima volta un tuo film è la seguente: perché tutti i tuoi personaggi parlano come se avessero appena espulso la milza dalla bocca correndo i diecimila metri? Perché sussurrano ansimando come se qualcuno gli avesse appena staccato un respiratore? Perché deglutiscono e singultano e poi ricominciano ad ansimare, ma stavolta urlando e dialogando a una velocità tale che mi fa pensare che da qualche parte stia per suonare un gong a indicare che il tempo a loro diposizione è scaduto? Perché capisco una parola su quattro? Forse perché appunto prima sussurrano e allora io alzo, ma poi si mettono a strillare e allora abbasso? Ma perché devo metterci lo stesso impegno di quando guardo un film in lingua straniera? Ma non è che la gente penserà che a Roma siamo tutti così? Perché mi deve venire la tachicardia e devo avere problemi ad addormentarmi? No cioè guarda non va proprio bene adesso tu mi stai a sentire hai capito? Perché te non hai proprio capito, hai capito? Guarda mi fai venire l'agitazione, mi mi mi mi sento soffocare! Adesso tu prendi le tue cose e te ne vai hai capito? E non ti fai rivedere mai più hai capito? Ah ah ah (sto ansimando)... sei un bastardo, ti odio HAI CAPITO???? (sto urlando). Ti è venuta l'ansia? Di la verità dai.
Comunque, dato che non mi aspetto nessuna risposta da te, sarò io a sussurrarti ansimando un segreto: la gente comune non parla tutta come te e tuo fratello... Cioè magari qualcuno sì, per carità, ma mi pare strano che in questo gruppo di amici e conoscenti da te rappresentato si siano trovati proprio tutti quelli che parlano in questa bizzarra maniera. Comunque mi sei simpatico e hai il mio massimo rispetto, se non altro perché come te nessuno mai mi provocò tanta ansia con un film. Salutami Santamaria (pace all'anima sua) e Favino, che anni fa di tanto in tanto vedevo aggirarsi nel dipartimento di Storia dell'Arte da me frequentato all'Università La Sapienza, e che comunque con la sua interpretazione è stato in grado di farmi sorridere in più di un'occasone, tra un attacco di panico e l'altro. Salutami anche l'Impacciatore che è brava. I due protagonisti principali invece non me li salutare, tanto saranno impegnati a tradirsi reciprocamente per aumentare la loro autostima, utilizzando come vittime sacrificali i loro poveri e inconsapevoli amanti che verranno puntualmente scaricati al grido sussurrato e ansimante di “scusami, ma volevo solo vedere l'effetto che faceva e al contempo far rosicare un po' mia moglie/mio marito e sentirmi un tipo dalla vita tormentata. Siamo fatti per stare insieme noi due, tutti gli altri non contano niente. E come avrai certamente capito fra questi 'tutti gli altri' ci sei anche tu. Ciao.”
Brava...divertentissimo!
RispondiEliminaEd hai pure ragione...
Grazie mille Alessandro!
RispondiEliminamagnifico!
RispondiEliminaGrazié ;)!
RispondiEliminasei bravissima!
RispondiEliminasisi, Muccino mi mette un'ansia nera, nerissimaaaaaaaaaaaaa...............
RispondiEliminasi lu top lady blabla ;)
ahahahah... ansia asmatica...
RispondiElimina(segnalazione di servizio) Fra le reazioni mancano le voci "insolente" e "discutibile"..
RispondiElimina(andrea)
RispondiEliminaHai ragione Andy, vedrò di provvedere e di metterteli... in quel Post :D Tu pensa a contribuire come sai!
RispondiEliminaManca anche la voce "complimenti (con il sorriso di Pina Sinalefe)" che non è come sai la semplice voce "complimenti"!
RispondiEliminaok ok okapito.. pultroppo qui ci stanno un pò servizzando
RispondiEliminacomunque apparte gli schersi trovo il post "gustoso" (che manca come voce vieppiù) e a mio giudizio raggiunge il suo apice nelle parole: "la gente comune non parla tutta come te e tuo fratello..."
RispondiEliminaPenso da anni esattamente la stessa cosa su Muccino e chiamo i suoi film "I film degli psicopatici". Tutti urlano e corrono senza un perché. Finalmente qualcuno che la pensa come me e che non trova urla e corse estremamente romantiche e realistiche. Credo sia stato superato solo da Moccia.
RispondiEliminaGrazie giuseppina per il tuo empatico commento! Pensa che originariamente l'incipit di questo post analizzava proprio quali fossero le reali differenze tra Muccino e Moccia a parte la "u" al posto della "o" e l'"ino" al posto della "a" e a parte il fatto che uno parla di giovani attempati e l'altro di attempati bambini. Poi però ho deciso di lasciare da parte Moccia, visto che sul suo operato ho una mia personalissima opinione che preferisco non esprimere dato che in questo momento ho bisogno di tutto fuorchè di una querela. Grazie ancora, ti saluto con stima o se preferisci ti stimo con saluto.
RispondiEliminaah elenciccia vai forte .. sei la mia Littizzetto!
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